Germania, cresce il mercato dell'auto in febbraio (+5,4%), ma i volumi delle elettriche calano di oltre il 15%

Un'auto elettrica in Germania
BERLINO – In febbraio in Germania sono state immatricolate quasi 217.500 auto nuove con una crescita del 5,4% rispetto a un anno fa e con un bilancio sempre largamente...

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BERLINO – In febbraio in Germania sono state immatricolate quasi 217.500 auto nuove con una crescita del 5,4% rispetto a un anno fa e con un bilancio sempre largamente positivo nel bimestre, +11,8% (poco meno di 431.000 esemplari targati). La progressione è dipesa dall'avanzata delle registrazioni di auto a benzina (+17,6%) e delle plug-in (+22,3%). Come previsto, invece, le consegne delle elettriche hanno subito una flessione, anche importante, del 15,4% (27.479 unità). La fine anticipata degli incentivi ha cominciato a farsi sentire. Lo scorso mese oltre la metà delle targhe ha riguardato macchine con motori endotermici: 35,5% a benzina e 19,4% a gasolio (+9,7%), senza contare lo 0,6% di quota del Gpl (+49%). Inevitabili le ripercussioni sulle emissioni di Co2, aumentate del 2,5% a 122,8 g/km.

I volumi sono stati trainati come sempre delle “aziendali” che hanno inciso per il 67,5% del totale (+6,1%): l'aumento delle immatricolazioni attraverso il canale privati è stato del 4%. Due marchi cinesi, Great Wall Motors e Byd, sono riusciti a far lievitare le vendite addirittura in quadrupla cifra, seppur con numeri assoluti ancora limitati: +1.560% (166 auto e +2.033% dall'inizio dell'anno) e +1.243 (94). Anche Ineos ha fatto registrare un'avanzata significativa: +725%, seppur con 66 veicoli consegnati.

Dopo mesi difficili hanno potuto tornare a sorridere anche la giapponese Mitsubishi (+263%, ma con 2.555 targhe) e la britannica Morgan, guidata dal Ceo italiano Massimo Fumarola: +300%. Bene anche la francese Alpine, che ha archiviato il mese con 52 auto consegnate, pari a un +206%. Fra i marchi tedeschi si è distinta Porsche, che ha raggiunto una quota del 2% con quasi 4.300 auto immatricolate (+66,5%). Crescite in doppia cifra anche per Smart, la joint venture sino tedesca tra Geely e Mercedes-Benz, che ha chiuso a +42,4% e per Opel, il solo marchio teutonico del gruppo Stellantis, +20,1%.

Con 40.361 unità consegnate, Volkswagen si è confermato il solo marchio con una penetrazione in doppia cifra (18,6%), seppur con una crescita inferiore a quella media del mercato. Il dato sul parco circolante relativo al 2023 dice invece che sulle strade del paese ci sono 10,243 milioni di VW, praticamente oltre due auto su dieci (20,9%). Pochi i marchi in flessione, tra questi Link & Co (-99%), Maserati (-78%), Tesla (-22%), Audi (-22%), Bentley (-15%), Ford (-14%), Mini (-11%), Fiat (-10%), Mercedes-Benz (-7,4%). La disputa per il primato fra i marchi stranieri ha sempre Skoda come protagonista (7,3% di quota, +15,3%) e Seat/Cupra quale contendente (5,4%, +45%).

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Il Messaggero