Gemme pronte per gli showroom, dalla Tipo alla Scenic tante le novità accessibili

Renault punta invece su scelte rivoluzionarie per rilanciare la Scenic. Giunta alla quarta generazione, la monovolume compatta sarà disponibile dopo l’estate in versione a 5 o 7 posti, con linee e soluzioni innovative
GINEVRA - Girando tra gli stand del Salone si rischia di rimanere storditi dall’enormità delle innovazioni. Per fortuna, sì, per fortuna, c’è...

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GINEVRA - Girando tra gli stand del Salone si rischia di rimanere storditi dall’enormità delle innovazioni. Per fortuna, sì, per fortuna, c’è anche qualcosa di normale. Normale come può essere un’auto tradizionale, dedicata a gente che ogni mattina va al lavoro, o accompagna i figli a scuola e nel weekend va fuori senza star lì a indugiare se la CO2 emanata dal tubo di scarico non è ancora tanto vicina allo zero, se la strumentazione è ancora analogica e non digitale o se il pilota automatico è ancora un’opzione di là da venire.

 


Insomma, un mondo del possibile aperto a tutti, all’interno del quale il massimo della flessibilità oscilla tra un’auto chiusa o aperta, berlina o station wagon. E a Ginevra non mancano esempi convincenti. In gran parte made in Italy. L’Italia della normalità porta le insegne di Alfa Romeo e Fiat. Nel primo caso andava completato il discorso lasciato in sospeso dopo la fuga in avanti della Giulia, finora nota solo nella versione “monstre” con motore V6 da 510 cv. Finalmente svelata anche la Giulia per tutti, con motorizzazioni 4 cilindri benzina 2.0 turbo da 200 cv e diesel 2.2 nelle varianti da 150 e 180 cv. Rispetto alla Quadrifoglio l’aspetto è stato addolcito, comunque resta la forte personalità. Quanto a Fiat, completa la gamma Tipo con le varianti “due volumi” e familiare.

Due armi in più per misurarsi nel segmento C, uno dei più combattuti, dove la Tipo dovrà vedersela, tra l’altro, con un’avversaria temibile come la Opel Astra appena insignita del premio “Auto dell’Anno”, coinciso con l’arrivo della versione wagon. Anche qui un piccolo capolavoro di design e funzionalità in dimensioni umane. Discorso simile per la Volvo V40, che debutta a Ginevra con un look aggiornato e tanta tecnologia a bordo. Più importanti volumi e vocazione della Volvo V90, versione wagon della berlina S90, lunga 4,96 metri, con bagagliaio da 500 litri, che riprende in chiave moderna la solida tradizione delle familiari svedesi. Arriverà dopo l’estate, con motori benzina, diesel e ibrido plug-in da 190 a 407 cv.

La riscoperta delle familiari coinvolge anche Kia, che lancia la Optima in abito lungo (4,86 metri), tanto lungo da offrire un vano di carico da 553 litri! Renault punta invece su scelte rivoluzionarie per rilanciare la Scenic. Giunta alla quarta generazione, la monovolume compatta sarà disponibile dopo l’estate in versione a 5 o 7 posti, con linee e soluzioni innovative, tra le quali spiccano i cerchi da 20”, la verniciatura bi-tono e dotazioni di prestigio che ne fanno una piccola Espace. In tema di lusso spicca la serie Vignale applicata alla gamma Ford, ovvero gli allestimenti premium di Mondeo, Edge e S-Max.


Quest’ultima sarà disponibile a fine marzo, le altre arriveranno l’anno prossimo. Ricercate nelle finiture e nelle dotazioni, le Vignale sono auto che non si acquistano, si scelgono. Un po’ come le scoperte. Che in Italia non fanno grandi numeri, ma esercitano sempre un fascino unico. L’ultima arrivata, nella categoria, è la Mercedes Classe C, versione cabrio della coupé. Offre 4 posti e un bagagliaio da 367 litri, ma è anche la più trendy tra le auto “normali”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero