DS, i piloti pronti alla sfida. Vergne: «Possiamo battere le Mercedes». Da Costa: «Solo due o tre in corsa per il titolo»

La DS di Felix Da costa
VALENCIA – Qualcosa è cambiato. Antonio Felix Da Costa, il portoghese della Ds Techeetah che aveva vinto il titolo della Formula E nella sesta stagione, è...

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VALENCIA – Qualcosa è cambiato. Antonio Felix Da Costa, il portoghese della Ds Techeetah che aveva vinto il titolo della Formula E nella sesta stagione, è certo che le nuove qualifiche contribuiranno a modificare gli equilibri del mondiale elettrico. «Non credo che si arriverà in fondo con nove o dieci piloti che possono vincere il campionato – spiega – Come è normale che sia, al massimo saranno due o tre». Alla domanda su chi saranno, non ha dubbi e si concede quella che vorrebbe che non fosse solo una battuta per sdrammatizzare: «Io, Jev (il compagno di squadra Jean-Eric Vergne, ndr) e un altro», ride.


 
La scuderia sino francese si presenta in Spagna forte di una coppia di piloti che nessun altro può schierare: entrambi hanno già vinto sia il titolo individuale sia quello a squadre. E anche con Mark Preston come nuovo Ceo di Techeetah e Thomas Chevaucher, già direttore di Ds Performance, come Team Principal. Preston si sbilancia sul nuovo sistema delle qualifiche: «Credo che Jev e Antonio sapranno dimostrare quello che valgono – dice – per la nostra scuderia sarà una stagione eccitante». Il riferimento è al fatto che i piloti che erano davanti finivano sempre nel gruppo più penalizzato e ciò nonostante la squadra si era aggiudicata due allori a squadre consecutivi e addirittura tre individuali di fila. L'addio di Audi e Bmw alla Formula E il prossimo congedo di Mercedes non preoccupa il manager: «Anche se, lo conosciamo dalle altre classi, i costruttori vanno e vengono – chiarisce – io credo che in questo momento siamo dalla parte giusta. Il futuro è sempre più elettrico e con diversi costruttori cinesi che approdano in Europa e Tesla che corre a me sembra il momento sbagliato di lasciare questo circuito».
 
La pandemia ha quasi trascinato la Formula E nei circuiti fissi, con due gare sulla pista di Valencia e due su quella di Puebla, in Messico. Mentre Vergne immagina un domani con più circuiti, Da Costa insiste sui tracciati cittadini: «La Formula E è nata così e fa parte del suo Dna – osserva – e credo che debba continuare a correre nelle città. Poi vedremo come le monoposto Gen3, che sono più grandi e più performanti, si conciliano con questi percorsi, ma il Dna è quello».
 

Il team parte con un obiettivo: «La nostra ambizione è quella di vincere», taglia corto Vergne. Che anche alla domanda se la Ds Techeetah sia in grado di battere le Mercedes Eq risponde in maniera telegrafica: «Sì, possiamo batterle». «Abbiamo lavorato duramente negli ultimi mesi e tutti sono molto motivati nel riconquistare la nostra posizione di testa l'anno prossimo», conclude il francese, finora il solo pilota di Formula E ad essere riuscito a confermare il proprio titolo iridato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero