YOKOHAMA – A poco più di un mese dall'inizio della quarta stagione della Formula E, il costruttore che ha venduto più veicoli elettrici ha annunciato il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nissan è il primo marchio giapponese ad esoride nel sempre più affollato circuito, che nei prossimi anni è destinato a parlare con un forte accento tedesco. La casa di Yokohama, che si era ritirata nel giro di due anni dal mondiale di endurance nella classe regina, non poteva mancare nella rassegna politicamente corretta. «Portiamo la nostra lunga storia di successi nell’innovazione e negli sport motoristici anche sulle piste di Formula E – ha aggiunto il manager italiano - Il campionato rappresenterà per noi una piattaforma globale per promuovere la strategia Nissan Intelligent Mobility a una nuova generazione di tifosi delle corse».
Il debutto di Nissan coinciderà con la prima stagione senza il cambio macchina ed anche con l'adozione di nuove specifiche per il telaio e per le batterie. Resta da capire se il costruttore nipponico accederà alla Formula E grazie alla “staffetta” con la scuderia Renault e-Dams. La Losanga è ben rappresentata nella Formula 1 e nell'ambito dell'Alleanza le sinergie sono estremamente ben viste dal numero uno Carlos Ghosn. La risposta la darà probabilmente lo stesso team transalpino, che ha finora vinto tutti e tre i titoli a squadre assegnate e con Sébastien Buemi anche uno piloti.
«L'ingresso di Nissan segna un momento molto importante per la serie», ha esultato Alejandro Agag, l'imprenditore spagnolo fondatore e Ceo della Formula E sul cui tavolo negli ultimi mesi sono piovute numerose richieste di adesione e di manifestazioni di interesse da parte di città che vogliono ospitare le gare. Anche senza cambio macchina, il circuito non potrà venire ulteriormente aperto, cioè non più di 12 squadre e 24 bolidi. «È un onore che sia proprio Nissan il primo produttore giapponese a entrare nella rete, a dimostrazione di quanto sia globale la rivoluzione elettrica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero