Formula E nella Grande Mela, Di Grassi lancia l'attacco a Buemi

L'Audi Formula E di Lucas Di Grassi
NEW YORK – Il mondiale piloti di Formula E si decide a fine mese in Canada con il doppio ePrix di Montreal. Ma i due gran premi a zero emissioni di questo fine settimana a...

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NEW YORK – Il mondiale piloti di Formula E si decide a fine mese in Canada con il doppio ePrix di Montreal. Ma i due gran premi a zero emissioni di questo fine settimana a New York rappresentano una nuova pagina di storia delle competizioni nel motorsport. Lo skyline della gara è uno di quelli da “brividi”: si corre a Brooklin, ma si vedono Manhattan e la Statua della Libertà.

 

Il circuito cittadino di questa “prima volta” da favola misura 1,953 chilometri di lunghezza e dovrà venire percorso 43 volte al sabato e 49 la domenica. Una prova “tecnica” che segue i due ePrix di Berlino dove si è gareggiato sul cemento dell'ex pista dell'aeroporto di Tempelhof. Un tracciato largo e “sicuro” nel quale la safety car è rimasta ferma ai box, al contrario di quello americano con rettilinei veloci e curve strette a 180 gradi.

New York raccoglie l'eredità di Miami nella prima stagione e di Long Beach nei due precedenti campionati. Nei tre precedenti americani si sono imposti Nicolas Prost, Neslon Piquet jr e Lucas di Grassi. Il brasiliano dell'Abt Schaeffler Audi Sport, che aveva già perso la corsa al titolo lo scorso anno per due lunghezze, è lapidario alla vigilia: “Non guardiamo ai punti o alla concorrenza, ma solo a noi stessi”. Il riferimento è all'assenza di Sébastien Buemi, che salterà il doppio appuntamento della Grande Mela. Lucas di Grassi assicura di essere in perfetta forma dopo l'operazione al perone dello scorso giugno. I fari sono puntati di su lui, che deve conquistare quanti più punti possibili.

Ma se la lotta per il mondiale è un testa a testa, quella per il successo (anzi: per i due successi) è apertissima, soprattutto dopo quello che hanno fatto vedere i due piloti della Mahindra: Felix Rosenqvist e Nick Heidfeld sono saliti sette volte sul podio in questa stagione. Lo svedese ha all'attivo la vittoria ed il secondo posto di Berlino ed una terza piazza, mentre il tedesco è arrivato quattro volte terzo. Considerata anche l'assenza di Josè-Maria Lopez (Ds Virgin), l'attenzione è concentrata anche sul compagno di scuderia Sam Bird (secondo in Marocco e terzo in Messico) e su Jean-Eric Vergne (Techeetah), che ha conquistato la piazza d'onore nelle due tappe sudamericane.

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Il Messaggero