Fincantieri, Vard: un progetto da 50 mln per nave di nuova generazione per Akraberg

Un cantiere navale di Vard
TRIESTE - Sarà Vard, la società del gruppo Fincantieri (fra le principali al mondo per la progettazione e costruzione di navi speciali) a realizzare una sofisticata...

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TRIESTE - Sarà Vard, la società del gruppo Fincantieri (fra le principali al mondo per la progettazione e costruzione di navi speciali) a realizzare una sofisticata unità per la società P/F Akraberg del gruppo Framherji, leader tra i più innovativi nel campo dell’itticoltura. Un gruppo molto attivo nelle isole Faroe.


L’accordo con Fincantieri riguarda  il design e la realizzazione di questa nave speciale che sarà tutta realizzata in impianti fuori dal territorio italiano. La costruzione dello scafo, infatti, avverrà presso il cantiere rumeno del gruppo a Braila, mentre l’allestimento finale e la consegna dell’unità, prevista nel primo semestre del 2022, avverranno nel cantiere norvegese di Brattvaag. 

Primi passi, dunque, dopo la profonda ristrutturazione della controllata Vard che, va ricordato, ha chiuso il 2019 in profondo rosso. tanto da fari sottolineare a Giuseppe Bono, ad di Fincantieri che “Il nostro bilancio e il nostro conto economico sono chiari anche considerando la ristrutturazione di Vard che non sarà un problema per noi in futuro”. In sede di presentazione di bilancio 2019, infatti, dalle slide emerge che la controllata norvegese è stata sottoposta a una cura di drastico dimagrimento con una revisione dei sistemi di gestione industriale e la chiusura di due cantieri navali l'abbandono del segmento della piccola pesca.

“L’unità per Akraberg - sottolinea Fincantieri - sarà la prima operativa nelle isole Faroe il cui design è stato progettato interamente da Vard, sarà lunga 84 metri, larga 16,7 metri e ospiterà a bordo 25 persone in cabine singole. Già in passato, gli stabilimenti norvegesi del gruppo hanno realizzato numerose unità similari per gli armatori di queste isole, considerati a quel tempo altamente innovativi e che hanno contribuito così ad un considerevole generale progresso tecnico per l’intero settore”.

Il contratto firmato ha un valore ci circa 50 milioni di euro, ma è molto rilevante dal punto di vista strategico. Vard, infatti, nel corso degli ultimi anni a fronte della crisi del settore Oil&Gas, sta finalizzando la sua attività in altri segmenti di mercato. È in questo filone si inserisce anche un altro importante contratto che segnerà l’ingresso della società in un nuovo e promettente segmento di mercato. 

“La nave - precisa Fincantieri - sarà inoltre equipaggiata con le più avanzate e sofisticate tecnologie ecologiche per consentire il minimo impatto possibile sulla qualità delle operazioni di pesca e con un'attenzione particolare alle operazioni sostenibili. Per garantire l'alta qualità del pesce, infatti, tutto il pescato verrà trasformato direttamente a bordo, imballato e conservato in congelatori o frigoriferi grazie anche all’utilizzo della biomassa. A bordo l’unità sarà dotata di un acquario vivo per mantenere il pesce sano e fresco fino alla trasformazione, di un'avanzata fabbrica di lavorazione del pesce, e di un'alta capacità di carico per il pesce refrigerato e congelato. Il sistema di propulsione sarà ibrido, diesel-meccanico e diesel-elettrico, comprese le batterie e consentirà operazioni senza fumo all’ancora, nei porti e nelle aree sensibili sotto il profilo ambientale”.


Il progetto della nuova nave, insomma, sviluppato da Vard in stretta collaborazione con la società armatrice Framherji, è basato su un modello di nuova generazione che recepisce le più recenti e avanzate tecnologie in tema di efficienza e di protezione ambientale dei mari, dei pesci e delle persone. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero