Fiat, raggiunto l'accordo sul contratto: una tantum di 260 euro per tutti

Il Lingotto, la sede della Fiat a Torino
TORINO - L'attesa fumata bianca dalle sale sindacali dell'Unione Industriale di Torino è arrivata. La Fiat ed i sindacati (Fim, Fismic, Uilm, Ugl e Quadri) hanno firmato...

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TORINO - L'attesa fumata bianca dalle sale sindacali dell'Unione Industriale di Torino è arrivata. La Fiat ed i sindacati (Fim, Fismic, Uilm, Ugl e Quadri) hanno firmato il contratto specifico di primo livello. Tutti gli 86 mila lavoratori italiani del gruppo riceveranno, nel mese di luglio, una 'una tantum' di 260 euro per il 2014.



I destinatari sono anche i 30 mila in cassa integrazione. Fissate anche alcune questioni normative e la ripresa del confronto, già fissata il 22 settembre, per avviare la trattativa su un rinnovo del contratto di durata triennale. Fiat e sindacati si ritroveranno al tavolo negoziale per «ridefinire» le «regole pattizie» sia per quanto riguarda le retribuzioni sia per l'aspetto normativo, «alla luce delle esigenze e delle prospettive poste dai piani industriali presentati da Fiat e Cnh Industrial». La trattativa era ripresa oggi dopo la rottura del 10 giugno scorso sull'importo dell'una tantum: i sindacati avevano chiesto 300 euro, l'azienda ne aveva offerti 250. L'intesa è stata trovata a 260.

L'accordo «è il risultato - sottolinea un portavoce della Fiat - di tutti gli sforzi fatti dall'azienda per trovare una soluzione prima della pausa estiva». Tra i punti dell'intesa anche l'allineamento salariale - fa notare Eros Panicali, segretario nazionale Uilm - per «quei 1.500 lavoratori che ricevevano 1.500 euro di meno all'anno non godendo di un certo incentivo legato alla produttività». In autunno «ripartiremo - prosegue Panicali - da tutti gli elementi acquisiti, ma era importante dare un segnale prima delle ferie». Tutti i sindacati rimarcano l'estensione dell'una tantum ai lavoratori in cassa integrazione: «È l'unica fabbrica al mondo - evidenzia Roberto Di Maulo, segretario generale della Fismic - in cui viene pagata anche ai cassaintegrati. È un importante elemento di solidarietà».


L'intesa di oggi «getta le basi - afferma Antonio Spera, segretario metalmeccanici dell'Ugl - per un accordo su base pluriennale. Ed è importante che ci sia stato un accordo unitario». Si chiude una «trattativa molto lunga - commenta Giovanni Serra, segretario generale dell'Associazione Quadri e Capi Fiat - e va fatta una riflessione proprio sul fatto che sia durata ben 8 mesi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero