Fiat, Fiom torna a scioperare alla VM E Fim attacca: una mossa politica

Uno scorcio di una fabbrica Fiat
CENTO - Fiom torna ad incrociare le lame con Fiat. Ieri il sindacato guidato da Maurizio Landini ha proclamato uno sciopero di due ore per i 1.200 dipendenti dello strategico...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CENTO - Fiom torna ad incrociare le lame con Fiat. Ieri il sindacato guidato da Maurizio Landini ha proclamato uno sciopero di due ore per i 1.200 dipendenti dello strategico stabilimento VM Motori di Cento, in provincia di Ferrara, che da novembre è stato acquisito al 100% dalla stessa Fiat. Motivo del contendere? La decisione di Fiat di inquadrare dal primo aprile i lavoratori della VM nel contratto Fiat, contratto diverso da quello di Federmeccanica in vigore finora alla VM poiché il Lingotto è uscito da Confindustria. Lo sciopero è stato proclamato dalla Fiom a poche ore dall'avvio del confronto fra azienda e sindacati sul passaggio dei dipendenti dal vecchio al nuovo regime e per risolvere problemi delicatissimi come il ricalcolo delle buste paga e la redistribuzione delle pause.


La trattativa VM, poi, assume un significato particolare per Fiat poiché avviene in un momento di forte aumento della produzione della fabbrica emiliana che ha appena assunto circa 160 tecnici e operai e sta portando la produzione dei motori dalle 90 mila unità del 2013 alle 110 mila del 2014 (per il 2015 sono previsti 130 mila pezzi e altre assunzioni). Fiat-VM, infatti, produce il potente diesel 6 cilindri (3.000 cc di cilindrata) destinato alle Maserati assemblate a Grugliasco ma soprattutto all'America, dove viene montato sulle Jeep Grand Cherokee e sui mastodontici pick up della Ram. Il Ram ecodiesel ha registrato ben 8.000 ordini nei tre giorni del lancio iniziale a febbraio con una richiesta che pare mantenersi superiore alla disponibilità di motori. Tanto che a Cento, dove si lavora su tre turni anche il sabato, non è raro vedere lo stabilimento aperto anche di domenica e nei festivi.

Lo sciopero della Fiom ha scatenato durissime polemiche fra i sindacati. Per la Fiom è sceso in campo lo stesso segretario generale, Maurizio Landini: «La Fiom ha fatto bene a proclamare lo sciopero perchè siamo di fronte a un evidente peggioramento delle condizioni di lavoro - ha dichiarato Landini alle agenzie di stampa - Alla Vm Motori nel 2013 era stato fatto un accordo, anche con il contributo della Fiom, per il rilancio della produzione. Ora la decisione del Lingotto di passare al proprio contratto è un fatto grave che dovrebbe preoccupare le istituzioni».


I sindacalisti locali favorevoli alla trattativa non la vedono così: «Non c'è alcun peggioramento - assicura Sandra Rizzo, segretario Fim Cisl di Ferrara - tanto è vero che la notizia dello sciopero è arrivata poche ore dopo la decisione della Fiat di mettere nelle nuove buste paga, senza alcun taglio, i circa 300 euro medi mensili lordi che la VM riconosceva ai propri dipendenti sotto forma di premi e di indennità varie previste dal vecchio contratto. La Fiom la butta in politica perché è nervosa: alle sue assemblee convocate lunedì scorso hanno partecipato pochi lavoratori. Trovo assurdo che non si colga l'occasione di trattare per migliorare le condizioni dei lavoratori e aumentare i posti di lavoro». «Noi facciamo i sindacalisti, quella della Fiom è una mossa politica», chiosa Ferdinando Uliano responsabile Fim-Cisl per le fabbriche Fiat. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero