Fiat Chrysler, documento alla Consob Usa: Ferrari si indebiterà per finanziare Fca

Sergio Marchionne presidente di Ferrari
NEW YORK - Ferrari finanzierà la prevista maxi cedola da 2,25 mld che staccherà a favore di Fca «attraverso una combinazione di liquidità (nelle casse di Maranello) e...

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NEW YORK - Ferrari finanzierà la prevista maxi cedola da 2,25 mld che staccherà a favore di Fca «attraverso una combinazione di liquidità (nelle casse di Maranello) e l'emissione di titoli obbligazionari».


È quanto emerge dal documento F-1 depositato da Fca presso la Securities and Exchange Commission, la Consob americana. A pagina 44 del documento si legge che l'emissione di titoli a debito avverrà «in prossimità dello scorporo» di Ferrarai da Fca . Nel file si ricorda che lo scorso 29 ottobre Fca aveva annunciato l'intenzione di separare Ferrari quotando il 10% del capitale sul mercato e distribuendo l'80% delle azioni Ferrari agli azionisti Fca.

Il restante 10% del capitale è in mano al vicepresidente del gruppo Piero Ferrari. «Queste operazioni sono attese nel 2015». Indiscrezioni dei giorni scorsi indicavano stimavano che Ferrari puntasse a un debito di circa 900 mln di euro rispetto a una posizione finanziaria attiva per 1,6 mld di euro a fine giugno. Fca, si legge a pagina tre del documento, ritiene che lo spin-off della casa di Maranello «faciliterà il successo di lungo termine sia di Fca sia di Ferrari permettendo a ognuna delle società di attuare indipendentemente la propria strategia di crescita».

Inoltre, il gruppo nato dalla fusione tra Fiat e la controllata americana Chrysler si aspetta che la separazione di Ferrari «metterà in risalto il valore intrinseco (di Maranello) in quanto marchio di punta del lusso globale e marchio simbolo del segmento delle auto sportive di lusso come evidenziato dai suoi requisiti tecnici, produttivi e distributivi e da margini sottostanti più alti rispetto al nostro mercato dei veicoli di massa». Fca precisa che «nessuna garanzia» può essere data sul verificarsi dello spin-off nè su quando esso si verificherà.

«Fca potrebbe decidere di posticipare o abbandonare la separazione in ogni momento per qualsiasi o nessuna ragione». I termini della struttura di capitale di Ferrari in quanto azienda stand-alone «non sono ancora stati determinati», viene spiegato a pagina 32 dove si legge anche che i piani preliminari descritti potrebbero poi non coincidere con la struttura finale e i termini della separazione. Successivamente allo spin-off di Ferrari da Fiat Chrysler Automobiles (Fca), «il prezzo delle azioni ordinarie di Fca potrebbe fluttuare in modo significativo».

È quanto emerge dal documento F-1 depositato dal gruppo auto guidato da Sergio Marchionne presso la Securities and Exchange Commission, la Consob americana. A pagina 33 del documento si legge che Fca «non può prevedere il prezzo al quale le azioni ordinarie verranno scambiate dopo la separazione, l'effetto della separazione sui prezzi di borsa nè se il valore di mercato delle nostre azioni ordinarie e quelle di Ferrari in mano ai nostri azionisti successivamente alla separazione saranno inferiori, uguali o maggiori al valore di mercato delle azioni ordinarie Fca in mano a tali azionisti prima della separazione» stessa.


Fca «intende» far sì che lo spin-off non sia tassabile per i suoi azionisti, a cui verrà dato a costo zero l'80% delle azioni Ferrari in mano a Fca congiuntamente alla quotazione dell'altro 10% in possesso del gruppo. «Nessuna garanzia» può però essere data su questo fronte. In questo momento a Wall Street Fca riduce le perdite rispetto a quanto visto in apertura: il titolo segna un -0,63% a 12,57 dollari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero