Ferretti Group quotato alla Borsa di Hong Kong. Il Ceo Galassi: «Continueremo a crescere con i nostri yacht simboli del lusso italiano»

Una parte della flotta del Ferretti Group
FORLI’ - A tre anni di distanza dal tentativo, poi abortito, di quotarsi alla Borsa di Milano, Ferretti Group ha deciso di battere nuovamente la rotta della quotazione,...

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FORLI’ - A tre anni di distanza dal tentativo, poi abortito, di quotarsi alla Borsa di Milano, Ferretti Group ha deciso di battere nuovamente la rotta della quotazione, ma non a Piazza Affari: da giovedì 31 marzo il gruppo controllato dai cinesi di Weichai (con socio di minoranza Piero Ferrari, al 13,2%) è quotato alla Borsa di Hong Kong, “capitale economica” di un territorio che vede la nautica di lusso in posizione privilegiata e il Gruppo Ferretti in grado di conquistare quotazioni di mercato sempre più ampie.

Una comunicazione ufficiale dell’azienda informa che le negoziazioni hanno avuto inizio sul Main Board della Borsa di Hong Kong giovedì 31 marzo, con board lot di 100 azioni ciascuno, e che è stata chiusa l’ipo con un prezzo d’offerta a 22,88 dollari per azione (equivalenti a 2,66 euro).

Ferretti Group ha offerto un totale di 83.580.000 azioni (offerta globale). Quelle inizialmente proposte nell’ambito dell’offerta internazionale sono state sottoscritte in eccesso e rappresentavano approssimativamente 2,06 volte il numero totale di 75.222.000 azioni inizialmente disponibili. Le azioni offerte nell’ambito dell’offerta pubblica di Hong Kong sono state sottoscritte in eccesso e rappresentavano approssimativamente 1,07 volte il numero totale di 8.358.000 azioni inizialmente disponibili per la sottoscrizione nell’ambito dell’offerta pubblica di Hong Kong.

I proventi netti dell’offerta globale che la società riceverà dopo la detrazione delle commissioni di sottoscrizione e delle spese da essa sostenute e sostenibili, si stimano approssimativamente in 1.771,4 milioni di dollari di Hong Kong.

Alberto Galassi, amministratore delegato e direttore esecutivo di Ferretti Group, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi che il valore di Ferretti Group, la solidità finanziaria dei nostri azionisti e il lavoro del nostro team siano stati riconosciuti da un simile numero di investitori globali. Grazie anche alla loro fiducia, continueremo a crescere con maggiore potenza e accelerazione. Siamo sicuri che riusciremo a cogliere ancora più opportunità, rimanendo leader nel settore internazionale dello yachting. Ferretti Group è la più importante società europea ad aver portato a termine con successo la quotazione in Borsa negli ultimi mesi: il mercato ci ha accolto con grande entusiasmo, come uno dei simboli del lusso italiano nel mondo”.

Nei piani c’è ora l’ampliamento del portafoglio prodotti e l’ulteriore potenziamento dell’eccellenza operativa “end-to-end” (tecnologie che permettono di monitorare step by step il processo produttivo, partendo dalla ricezione delle materie prime e arrivando alla consegna del prodotto finito). E ancora: la crescita prevede anche l’arricchimento dell’esclusivo portafoglio di servizi ausiliari e l’espansione nei settori verticali più promettenti, ovvero nella capacità di integrare all’interno della propria attività un maggior numero di “passaggi intermedi” necessari all’ottenimento del prodotto finito.

Senza entrare nei dettagli, è stato annunciato anche un ulteriore sviluppo delle attività di ampliamento della holding. Che comprende, com’è noto, i marchi Ferretti Yachts, Riva, Pershing, Itama, CRN, Custom Line e Wally: un campionario di eccellenze del Made in Italy capace di soddisfare molteplici esigenze, spaziando tra produzioni in vetroresina, alluminio, acciaio, carbonio, disponibilità di carene plananti e dislocanti, di imbarcazioni a vela e a motore, con picchi elevatissimi di tecnologia, lusso e comfort applicati alla navigazione.

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Il Messaggero