La Ferrari affonda in Giappone e neppure tanto lentamente. Fra gli errori dei piloti, non solo di Vettel ma anche di Raikkonen, e quelli della squadra, i sogni mondiali stanno...
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L’AFFONDO
«Da come si erano messe le cose - ha dichiarato - non credo che la pole position fosse alla nostra portata. Ma quanto è accaduto è inaccettabile. Sono molto arrabbiato, e non è la prima volta che accadono questi errori. Non me la sento di puntare il dito contro qualcuno in particolare, ma sono deluso». Uno sfogo senza precedenti: «A differenza di altre occasioni, stavolta era facile capire cosa stava accadendo in pista, visto che tutti i nostri avversari sono usciti dai box con le slick. A volte è più utile togliere gli occhi dai computer e guardare la pista, usando il buon senso. È vero, siamo una squadra giovane e probabilmente ci manca una persona d’esperienza capace di leggere le situazioni in modo corretto e in tempi brevi». Il responsabile della Ferrari ha assolto soltanto Vettel e ha lanciato un avvertimento: «Sebastian è calmo, e credo che sappia gestire anche momenti difficili. I conti si faranno alla fine, e si interverrà se sarà necessario». Un minaccia senza mezzi termini, la sua, che fa prevedere cambiamenti nell’organigramma della squadra corse.
SORRIDONO I RIVALI
Anche Hamilton, alla sua 80ª pole, si è permesso di rilevare gli sbagli degli avversari: «È sempre difficile prendere le scelte giuste. Ogni squadra ha all’interno persone intelligenti, ma è fondamentale rimanere tali anche quando si è sotto pressione ed è per questo che siamo stati i migliori del mondo fino a oggi». E infatti la Mercedes, oltre ad avere conquistato tutta la prima fila, al via partirà con le gomme soft che le consentiranno di fare un pit stop ritardato e conveniente. Anche Grosjean, quinto con la Haas, ha scelto gli stessi pneumatici mentre la Ferrari ha le supersoft meno resistenti alla distanza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero