A meno di due settimane dalla tappa in Bahrain, il circus della Formula 1 si sposta a Shanghai, dal 2004 sede del Gran Premio della Cina. A introdurre l'appuntamento per la...
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Anche per Riccardo Adami, invitato ad analizzare gli aspetti tecnici della gara sul sito media della Ferrari, quella di Shanghai è «una pista particolarmente insidiosa, costituita da un lungo rettilineo, uno dei più lunghi del campionato, curve lente e curve ad alta velocità. Qui occorre trovare il giusto compromesso sul set up vettura tra il lento e le curve veloci». «Una delle particolarità di questo tracciato è la curva 1, caratterizzata da un trasferimento di carico particolare, quasi la più difficile della stagione. Un'altra particolarità a Shangai è la variabilità delle condizioni meteo. Negli ultimi anni abbiamo affrontato diverse volte pioggia e freddo ed il freddo può produrre sottosterzo». Ce n'è abbastanza per complicare la vita a un ingegnere, ma per fortuna non sempre: «I freni non son particolarmente sollecitati, ma occorre trovare il giusto compromesso». A proposito della nuova mescola a disposizione per la gara: «Abbiamo già usato la Supersoft nelle prime due gare, però qui l'anno scorso avevamo Medium e Soft e quindi venerdì sarà importante capirne il degrado e la prestazione relativa alle altre mescole per gestire al meglio la strategia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero