Ferrari, Marchionne guida il Cavallino a Montezemolo liquidazione di 27 milioni

Sergio Marchionne e Luca di Montezemolo
​MARANELLO - Luca Cordero di Montezemolo lascia su sua richiesta la presidenza della Ferrari con effetto il 13 ottobre prossimo a conclusione del festeggiamento dei 60 anni di...

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​MARANELLO - Luca Cordero di Montezemolo lascia su sua richiesta la presidenza della Ferrari con effetto il 13 ottobre prossimo a conclusione del festeggiamento dei 60 anni di Ferrari in America.



La presidenza della Ferrari sarà assunta dall'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne. «Del futuro della Ferrari - ha dichiarato Marchionne - io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend. Voglio ringraziare personalmente Luca per quanto ha fatto per la Fiat, per la Ferrari e per me».

La Borsa di Milano sembra apprezzare il cambio della guardia a Maranello. Il titolo Fiat apre in rialzo dello 0,65% a 7,74 euro dopo l'annuncio del subentro di Sergio Marchionne alla presidenza di Ferrari, accelerando fino a + il 2,7% a quota 7,9 euro.
Già nei giorni scorsi il mercato aveva premiato il titolo scommettendo sul fatto che l'arrivo di Marchionne possa portare a ulteriori novità nel gruppo. Il marchio Ferrari secondo gli analisti vale 4-5 miliardi di euro e alcuni tornano a ipotizzare un maxi-polo del lusso che unisca il Cavallino, Maserati e Alfa.

Montezemolo percepirà un'indennità di fine rapporto pari quasi a 27 milioni di euro. Lo si legge in una nota in cui viene indicata una indennità di 13,71 milioni di euro, pagabile nell'arco di vent'anni più altri 13,25 milioni per l'impegno a non svolgere attività in concorrenza con il gruppo fino al marzo 2017. Il Lingotto precisa in una nota che «Montezemolo percepirà l'indennità di fine mandato attribuitagli sin dal 2003 e già descritta nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata dalla Società (pari a cinque volte la componente fissa della remunerazione annua di 2.742.000 di euro e quindi in totale a 13.710.000 di euro, pagabile nell'arco di vent'anni)».

A tale cifra si aggiunge «a fronte anche dell'impegno dell'avvocato Montezemolo di non svolgere attività in concorrenza con il Gruppo Fiat sino al marzo 2017» quella che Fiat definisce come la «componente fissa e variabile della remunerazione dovuta sino a tale momento, che corrisponde alla originaria scadenza del mandato in Ferrari, complessivamente pari a 13.253.000 euro, da erogare entro il 31 gennaio 2015». Montezemolo conserverà in via temporanea il diritto di acquistare prodotti del Gruppo Fiat con alcune facilitazioni oltre che di usufruire di taluni servizi attinenti la sicurezza.


«Desidero ringraziare Luca a nome della mia Famiglia e a titolo personale per quanto ha fatto per la Fiat e per la Ferrari - così il presidente del Lingotto John Elkann in una nota - ha ricoperto diverse posizioni di responsabilità, a partire dalla presidenza di Fiat dal 2004 al 2010, condividendo con me momenti di difficoltà, ma anche di grande soddisfazione».


«A Luca vanno i miei auguri per il suo futuro professionale e imprenditoriale - prosegue Elkann - con la speranza, certamente condivisa, di vedere presto la Ferrari tornare a vincere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero