VALENCIA - Sam Bird su Virgin motorizzata Audi è stato il più veloce (1:15.570) nella prima giornata dei test che precedono la stagione 6 di Formula E. Al circuito...
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Il portoghese, proveniente proprio dalla casa tedesca, è riuscito ad essere più rapido anche del suo compagno di squadra, il campione in carica Jean-Éric Vergne (1:15.798). Il francese, primo pilota a vincere per due volte il titolo a bordo delle monoposto elettriche, ha fatto segnare il quinto tempo dietro la Jaguar del neozelandese Mitch Evans (1:15.724), vincitore invece del secondo E-Prix di Roma nel 2019. Buemi e Rowland su Nissan e Wehrlein su Mahindra sono stati gli altri piloti a scendere sotto l’1:16. Spicca il notevole miglioramento rispetto all’anno scorso quando Da Costa aveva fatto segnare 1:16.977, ma i crono non sono comparabili poiché la traiettoria della chicane che precede il via è stata semplificata.
Debutto complicato per i nuovi arrivati James Calado e Nyck De Vries. Il britannico su Jaguar si è dovuto fermare due volte: al mattino per un contatto che ha distrutto la sospensione anteriore desta, la seconda per un problema tecnico dopo aver fissato il 20° tempo (1:17.016). L’olandese, fresco campione della Formula 2 è riuscito a scendere in pista solo nel pomeriggio (1:17.654) piazzandosi dietro a Stoffel Vandoorne (1:17.389), suo compagno di squadra nel nuovo team Mercedes EQ. Qualche problema in meno ha avuto l’altra grande debuttante di Stoccarda, la Porsche che schiera ben due vincitori alla 24 Ore di Le Mans. André Lotterer, alla sua terza stagione, ha fatto segnare il 14° tempo (1:16.482) mentre il nuovo arrivato Neel Jani non è andato oltre il 21° (1:17.343). A ulteriore dimostrazione che le monoposto di Formula E non sono facili da mettere a punto né tantomeno da guidare, anche per i veterani come Felipe Massa (1:16.580) che, su Venturi motorizzata Mercedes (1:16.580), non è andato oltre il 17° riscontro. Non ha brillato neppure l’Audi con Abt (1:16.084) e Di Grassi (1:16:140) che non sono andati oltre rispettivamente il 10° e 12° tempo.
I test si concluderanno domani. Il prossimo appuntamento è per la prima gara della stagione, articolata in due round (22 e 23 novembre) presso il circuito di Ad Diriyah, in Arabia Saudita. Al via ci saranno 12 squadre, una in più dello scorso anno, e ben 8 sono emanazioni ufficiale di case automobilistiche (Audi, BMW, DS, Jaguar, Mahindra, Mercedes, Nissan e Porsche) che fanno della Formula E il campionato più rappresentativo di tutta l’industria automobilistica mondiale. Nel calendario (14 gare in tutto) si registrano il rientro di Londra (25 e 26 luglio), l’ingresso di Seoul (3 maggio) e Jakarta (6 giugno, inserita all’ultimo momento al posto della travagliata Hong Kong) e la conferma di Roma che ospiterà il suo terzo E-Prix il 4 aprile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero