Dal tartan al red carpet. Dopo Usain Bolt, la monoposto Gen3 affidata al premio Oscar Adrien Brody

Il premio Oscar Adrien Brody
DIRIYAH – Dal tartan al red carpet. Da un fuoriclasse dell'atletica a una stella del cinema. Da un campione olimpico a un premio Oscar. La Formula E strizza...

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DIRIYAH – Dal tartan al red carpet. Da un fuoriclasse dell'atletica a una stella del cinema. Da un campione olimpico a un premio Oscar. La Formula E strizza l'occhio ai Vip per catalizzare l'attenzione dei tifosi, soprattutto di quelli che vuole "indurre in tentazione" con l'opzione elettrica e ambientalmente sostenibile. A Città del Messico aveva mandato in pista un entusiasta Uain Bolt, a Diriyah la monoposto di “rappresentanza” del circuito a zero emissioni è stata guidata da Adrien Brody.

Nel 2002 il cinquantenne statunitense aveva vinto l'ambita statuetta come miglior attore protagonista del film di Roman Polanski “Il pianista”. Anche Brody ha sfidato se stesso con tuta, guanti e casco di ordinanza al volante del bolide Gen3. Gli sono stati concessi due giri, quasi 5 chilometri in totale, lungo il tracciato cittadino di Diriyah, che venerdì e sabato ospita gli ePrix 2 e 3 della decima stagione della Formula E.

«Sono cresciuto nel mondo del drag racing (le prove di accelerazione, ndr) e ho avuto anche qualche esperienza in pista in passato – ha dichiarato la star di Hollywod – ma sono enormemente grato per la possibilità che ho avuto di guidare una vera monoposto Gen3 di Formula E». «Questa opportunità non ha fatto altro che aumentare il mio apprezzamento e il mio rispetto per lo sport e per il talento, per l'abilità e lo spirito competitivo di questi piloti – ha aggiunto – C'è così tanta coppia in queste monoposto elettriche incredibilmente leggere che occorre un tocco davvero raffinato per addomesticarle in curva ed evitare che scivolino via».

Brody ha guidato pure la safety car del circuito, la Porsche Taycan, il missile elettrico stradale della casa di Zuffenhausen: «È stato straordinario effettuare anche qualche giro con questa macchina da oltre 700 cavalli», ha concluso. Il prossimo appuntamento con la Formula E è a metà marzo, a San Paolo, in Brasile: chissà a quale personaggio, magari anche femminile (il pubblico della rassegna è quasi equamente distribuito fra i generi), toccherà misurarsi con la monoposto politicamente corretta.

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Il Messaggero