Fca, S&P alza il rating da BB A BB+: “Buoni progressi nella riduzione dell’indebitamento”

Il quartier generale di Fca ad Auburn Hills
MILANO - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha alzato il rating di Fca da BB a BB+. L'outlook è positivo. La promozione di Fca, spiega Standard &...

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MILANO - L'agenzia di rating Standard & Poor's ha alzato il rating di Fca da BB a BB+. L'outlook è positivo. La promozione di Fca, spiega Standard & Poor’s, riflette la convinzione che l’azienda stia facendo buoni progressi nella riduzione dell’indebitamento, grazie anche a margini più solidi e a una positiva generazione di cassa, migliorando quindi le metriche del proprio credito. S&P spiega tra l’altro di aver migliorato la valutazione del profilo di rischio finanziario di Fca da “significativo" a "intermedo"ò. Standard & Poor’s spiega anche di attendersi un ulteriore miglioramento delle metriche del credito di Fca nel corso del 2018 e del 2019, e che ciò potrebbe anche sostenere livelli più alti di rating.


Una nuova promozione potrebbe venir decisa, chiarisce, se i margini ebitda di Fca crescessero sopra il 10%, se il flusso di cassa operativo post investimenti (focf) sul debito fosse sopra il 25%, e se il “fund from operation” sul debito fosse sopra il 60%. La “questione” con il Dipartimento di Giustizia Usa per la presunta violazione delle emissioni diesel dovrebbe poi venir risolta prima di un nuovo upgrade del rating. Benché l’agenzia di valutazione ritenga che le possibili sanzioni Usa possano essere il principale fattore di rischio per Fca, S&P non ne ha tenuto conto nel proprio scenario di base.

Allo stesso modo l’agenzia di rating non ha conteggiato la potenziale cessione della componentistica o di altri business. L’outlook positivo riflette invece la possibilità di un nuovo “upgrade” in caso di ulteriori miglioramenti della redditività e della generazione di cassa. Se la multa del Dipartimento di Giustizia Usa fosse superiore ai 2 miliardi di dollari, spiega anche S&P, l’outlook sul rating assegnato alla società verrebbe ridotto a stabile, come se ci fosse un deterioramento dei margini ebitda sotto l’8% o del cash flow a causa di una situazione più debole del previsto nel mercato auto Usa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero