Fca brilla in Borsa dopo dati immatricolazioni in UE, per Equita è un "best pick". Broker alza il target price a 20,5 euro

La bandiera con il simbolo Fca
MILANO - Fca brilla a Piazza Affari dove guadagna l’1,5% a 14,5 euro dopo i dati sulle immatricolazioni europee di novembre che hanno mostrato dati confortanti per il...

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MILANO - Fca brilla a Piazza Affari dove guadagna l’1,5% a 14,5 euro dopo i dati sulle immatricolazioni europee di novembre che hanno mostrato dati confortanti per il gruppo. Se il mercato infatti è calato del 13,5%, Fca ha segnato -4% con 65.091 auto immatricolate. Ad eccezione di Toyota (che registra una flessione dell’1,9%) è la riduzione più contenuta tra gli altri costruttori nell’ambito dell’Europa (Ue, Efta e Gran Bretagna). Tra i marchi Fca, segno positivo per la Jeep (+15,6%), mentre il calo più deciso è quello di Alfa Romeo (-10,7%). Ad alimentare gli acquisti sul titolo c’è anche un report di Equita che conferma Fca tra i suoi «best picks» con rating buy e target price aumentato a 20,5 euro «incorporando ipotesi meno conservative alla luce del miglioramento macro con l’arrivo dei vaccini».

Tra gli elementi positivi gli analisti citano: «la distribuzione a breve di circa il 18% (potenzialmente 20%) sommando il dividendo straordinario Fca ante fusione, lo spin-off di Faurecia e Comau e probabilmente anche un dividendo extra di 1 miliardo post fusione»; «le enormi sinergie (superiori a 5 miliardi) che consideriamo visibili sotto la guida del Ceo Tavares che vanta un track record di successo con l’integrazione di Opel»; «la solida struttura finanziaria di partenza, la tecnologia Peugeot che consente a Fca di colmare il gap nei veicoli elettrici/ibridi». Infine c’è il tema dei multipli di Stellantis a sconto rispetto al mercato «sebbene le sinergie siano ancora da realizzare».C’è poi il miglioramento della visibilità macro con l’arrivo dei vaccini. Non è un caso che IHS abbia recentemente rivisto al rialzo i volumi di vendita del 2021, +9% a livello globale a 83,4 milioni di unità. «Indipendentemente dalla velocità di ripresa macro, l’attenzione si sposterà presto sulle sinergie: Stellantis è una delle poche grandi storie di fusione in Europa con forte logica industriale», conclude Equita.

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Il Messaggero