MONACO - «Se stesse bene, chiederei tanti consigli a Schumi». Sebastian Vettel confessa che vorrebbe al suo fianco il sette volte campione del mondo di Formula 1 per...
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«Prima di tutto -sottolinea- perché posso farlo e l’ho dimostrato quattro volte, poi perché abbiamo una macchina con cui posso giocarmela e che è sullo stesso piano della Mercedes. Posso ancora diventare campione del mondo e continuerò a lottare». Anche correndo qualche rischio, come già capitato in questa stagione: «Il mio stile di guida mi ha già dato quattro titoli mondiali e 52 vittorie», evidenzia Vettel. «Tutti hanno paura di fallire, mi piacerebbe incontrare chi non ce l’ha. E naturalmente, sono consapevole che con una certa dose di rischio qualcosa può andare storto. Ma se ti lasci troppo condizionare, la paura ti paralizza e non ti diverti più».
Un discorso che vale anche per le scelte condivise con il team: «Lo stesso vale per le strategie rischiose come a Singapore. Difenderò sempre la mia squadra. La Formula 1 è uno sport di squadra: vinci e perdi insieme. La Ferrari -conclude- è diversa (dagli altri team, ndr) perché significa di più, perché dietro ha tutta una nazione». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero