F1, Ferrari la più veloce nei test con Leclerc: «Guidare una Rossa non è mai una cosa normale»

Charles Leclerc
BUDAPEST - È stato della Ferrari del monegasco Charles Leclerc il miglior tempo della prima giornata di prove dei test di F1 sul circuito dell’Hungaroring, dove domenica c’è...

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BUDAPEST - È stato della Ferrari del monegasco Charles Leclerc il miglior tempo della prima giornata di prove dei test di F1 sul circuito dell’Hungaroring, dove domenica c’è stata la doppietta della Rossa con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Il giovane pilota dell’Academy di Maranello, attualmente in testa al campionato F2, ha compiuto 98 giri il migliore dei quali in 1’17”746. Secondo crono per la McLaren di Stoffel Vandoorne (71 giri, 1’17”834), seguita dalle due Mercedes di Valtteri Bottas (155 giri, 1’18”732) e del collaudatore George Russell (119 giri, 1’19”231). Domani si torna in pista, per la Ferrari toccherà a Sebastian Vettel. Grande attesa per il debutto di Robert Kubica sulla Renault.


«Guidare una Ferrari - commenta il 19enne monegasco - non è mai un’esperienza “normale”. Mi sono sentito come se fosse stata la prima volta che guidavo una macchina da corsa. È un grande onore che mi è stato concesso, e ringrazio con tutto il cuore la Ferrari per questa opportunità. Sono contento del lavoro che ho svolto e spero lo sia anche la squadra. Guidare la SF70H mi ha dato sensazioni fantastiche, per me che vengo dalla F2 è un altro mondo, sotto tutti gli aspetti. Era la prima volta che guidavo una F1 con gomme larghe e questo carico aerodinamico, è stato un feeling incredibile. Anche il lavoro ai box mi ha fatto crescere: in Ferrari ci sono gli ingegneri migliori del mondo e con loro mi sono trovato benissimo. Il miglior tempo è una soddisfazione, ma nei test ha un’importanza relativa. Posso andare in vacanza contento, ma adesso voglio concentrarmi sulla seconda parte della stagione F2. La Formula 1 per adesso è solo un sogno. Devo lavorare ancora, lo so: un passo alla volta». Domani i test continueranno con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen.
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Il Messaggero