E' stato un anno indimenticabile quello della Toro Rosso, capace di conquistare il sesto posto nella classifica costruttori con ben 85 punti e a sole 6 lunghezze dalla...
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La Toro Rosso è rimasta compatta e grazie alla bontà del telaio della STR4 e a un motore Honda sempre più competitivo, ha concluso in zona punti sedici volte su ventuno Gran Premi. Il bottino più grosso lo ha incassato a Hockenheim, 23 punti derivanti dalla terza posizione di Kvyat e dalla sesta del rookie Alexander Albon, poi passato in Red Bull. Il contributo del debuttante anglo-thailandese è stato altrettanto eccezionale. Per Gasly invece, la seconda posizione di San Paolo rappresenta il miglior risultato assoluto in carriera, neanche con la Red Bull vi era riuscito. Sul podio, la Toro Rosso non vi saliva da quel mitico Gran Premio di Monza del 2008 quando Sebastian Vettel dopo una incredibile pole sul bagnato era anche riuscito a vincere la corsa.
Da questi risultati, la Toro Rosso ripartirà nel 2020 con l'obiettivo di puntare ancora più in alto. Peccato, però, che cambierà nome in Alpha Tauri e per le statistiche vorrà dire che la storia della Toro Rosso si fermerà al 2019. Alpha Tauri, nome che a quanto pare non piace a nessuno , è stato fortemente voluto direttamente da Dieter Mateschitz per portare in giro per il mondo il marchio fashion della Red Bull. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero