ROMA Il mercato europeo dell’auto è in ripresa e gli ordini del modello con la produzione più elevata nel nostro paese (la Panda) sono in crescita, ma le fabbriche Fiat si...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ingenti danni alla produzione. Il Lingotto lamenta problemi di qualità delle componenti e di puntualità della consegna, a sua volta la Selmat vorrebbe una revisione dei prezzi e impegni sulle produzioni future. Il danno per la produzione e l’occupazione è in ogni caso ingente poiché la nuova Maserati Quattroporte ha già raccolto quasi 10 mila ordini in soli 4 mesi e si sta lavorando per avviare l’assemblaggio della più compatta Ghibli esposta al recente salone di Shanghai. Anche la 500L prodotta nella ex Jugoslavia non va male e l’impianto ora lavora anche per le esportazioni verso gli Usa con una nave che parte mensilmente dal Montenegro per Baltimora.
Richieste di chiarimenti. Numerosi gli interventi del mondo politico-sindacale sullo stop delle fabbriche. «Il ministro delle Sviluppo Economico deve convocare i vertici di Fiat e Selmat per fugare ogni dubbio», ha chiesto il responsabile economia dei deputati Pd. «Il contenzioso non deve danneggiare i lavoratori», ha dichiarato il segretario dei metalmeccanici torinesi della Cisl. Sul fronte dei contratti metalmeccanici, il tribunale di Roma ha respinto il ricorso della Fiom contro il contratto nazionale di lavoro del 5 dicembre 2012 firmato da Fim Cisl, Uilm e Federmeccanica Assistal. «Ci riserviamo di ricorrere in appello, anche perchè questa sentenza rischia di decretare l’inutilità degli accordi interconfederali», ha commentato Landini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero