BERLINO - «Voglio monoposto più aggressive. Motori più rumorosi e meno costosi. E piloti non telecomandati dai box». Bernie Ecclestone sogna una nuova rivoluzione nella...
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Il boss del circus, detentore dei diritti commerciali, venerdì illustrerà le sue idee in un appuntamento fondamentale per il circus. Ecclestone esporrà le proprie idee, altrettanto faranno il delegato tecnico della Fia, Charlie Whiting, e lo Strategy Group. Big Bernie, alla vigilia della prima sessione stagionale di test in programma sul tracciato spagnolo di Jerez, spiega il suo progetto al magazine tedesco Auto, Motor und Sport.
«Dovremmo avere molte meno regole. Non si può avere una penalizzazione ogni volta che si supera una linea», è il presupposto. «Le monoposto devono tornare ad essere aggressive. E se ci sono pneumatici da 13 pollici, meglio. I piloti devono essere piloti, non astronauti telecomandati a distanza. Non voglio che continuino a seguire le istruzioni dai box», aggiunge il magnate britannico, che si sofferma in particolare sui motori. Quelli attuali, che emettono un anomalo ronzio, non vanno bene.
«Un motore di una monoposto dovrebbe avere più di 1000 cavalli e deve essere rumoroso. Dovrebbe fare talmente tanto chiasso far capire subito, alla gente, che si tratta di un propulsore di Formula 1. Può anche essere turbo, il numero dei cilindri non mi interessa», chiarisce Ecclestone. Non si può, però, ignorare il progresso: sì, quindi, alle soluzioni ibride. «Dobbiamo essere al passo con i tempi. Ma non devono essere progetti complicati, il Kers è già sufficiente», dice riferendosi al sistema di recupero dell'energia cinetica. Più rumore e più spettacolo, quindi, a costi più ragionevoli. «I motori non dovrebbero costare più di 5 milioni a stagione». Quando si comincia? «Con il motore, si parte nel 2017». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero