MILANO – La sicurezza prima di tutto. Anche senza protesi, Alex Zanardi è tranquillo all'interno dell'abitacolo della Bmw M4 con la quale il 25 e 26 agosto...
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«Non sono affatto preoccupato per questo test – ha confermato Zanardi – Sono sempre stato convinto che lo avrei superato facilmente». Il 51enne bolognese si è comunque allenato anche per questa prova indossando il caso ed un sistema Hans. «Ci sono numerosi appoggi all’interno dell’abitacolo di un'auto Dtm che posso usare per uscire», ha precisato. «Non oso dire di essere più veloce degli altri, ma sicuramente non sono neanche il più lento», ha sorriso.
Non dovendo più impiegare le protesi (la M4 per il Dtm è senza pedaliera ed il freno, manuale, è stato spostato alla destra del guidatore, nell'area della consolle centrale), Zanardi ha spiegato di potersi muovere molto più facilmente senza il rischio di incastrarsi. A Misano il pilota italiano correrà per la prima volta senza le gambe artificiali. «Dopo questo test niente impedirà ad Alex di gareggiare», ha confermato Christian Schmid, delegato tecnico del Dtm. I tempi di uscita sono stati fissati per tutti per evitare che un pilota debba aspettare assistenza esterna in caso di incendio a bordo.
Anche per spostarsi fuori dall'auto, Zanardi può farlo con le braccia. «Tutti conosciamo Zanardi come un pilota incredibilmente entusiasta e con un’attenzione al dettaglio fuori dal comune, siamo sicuri che rispetterà tutte le condizioni necessarie per guidare una vettura Dtm al limite, grazie agli aggiustamenti tecnici apportati alla vettura dovuti al suo handicap», ha concluso Schmidt. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero