TORINO - Auto senza conducente, droni elettrici che trasportano merci, taxi volanti. La mobilità urbana del futuro va in scena a Torino, alla prima edizione della...
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«Vediamo la mobilità verticale come un affascinante e veloce mezzo di trasporto che non risolverà da sola i problemi di traffico urbano ma sarà un’importante soluzione complementare ad un sistema integrato di mobilità urbana che coinvolgerà il trasporto pubblico, le automobili e i mezzi »soft« come i monopattini elettrici», spiega Nierling che ipotizza «l’impiego di piattaforme galleggianti in città con specchi d’acqua come Venezia». Alcuni esempi? Si potrà andare dall’aeroporto di Torino alle Officine grandi riparazioni (Ogr) - spiega Nierling - in 4 minuti pagando 44 euro. A Venezia dall’aeroporto Marco Polo sino in zona Piazza San Marco, con un’apposita piattaforma galleggiante di atterraggio, sarà possibile affrontare il viaggio in 3 minuti, a un costo di 25. A Milano un volo da Malpensa all’eliporto di Palazzo Lombardia costerebbe 120 euro ma la durata sarebbe di 12 minuti.
A Roma, da Fiumicino al Colosseo ci vorrebbero 7 minuti al costo di 68 euro. Nelle stesse ore, durante l’Amsterdam Drone Week, la società torinese Italdesign effettua il primo volo di test del modello in scala 1:4 di Pop.Up, il sistema modulare e multimodale per la mobilità del futuro, sviluppato in collaborazione con Airbus e Audi. E già nelle scorse settimane Uber, la società specializzata nel trasporto automobilistico tramite l’impiego di un app, ha annunciato che, entro il 2023, arriveranno i taxi volanti a pagamento. I primi saranno nelle città di Los Angeles e Dallas. Intanto, per le strade di Torino due auto a guida autonoma girano nel traffico. È un esperimento nell’ambito del Vtm. A bordo due passeggeri d’eccezione, la sindaca Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino che lancia la proposta di un salone a Torino della mobilità del futuro. Un piccolo inconveniente: durante il test, in diretta Facebook, sulla pagina della prima cittadina, l’auto brucia un semaforo rosso e l’infrazione non passa inosservata ai social. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero