LAS VEGAS - All'apparenza la ''Dream Car'' di ZF sembra una semplice Opel Astra station wagon, in realtà, sotto le forme convenzionali della famigliare...
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Questa macchina laboratorio presenta, inoltre, numerosi dispositivi innovativi per la mobilità del futuro, connessa e digitale. Tra l'altro è predisposta per superare i livelli 3 e 4 della guida automatizzata, quelli, cioè, in cui la macchina è in grado di muoversi da sola e al conducente è richiesto solo di rimanere vigile sulla strada. Il punto di forza della Dream Car è la scatola di comando ProAI con funzionalità di intelligenza artificiale, messa a punto dalla ZF in sinergia con il partner NVIDIA: prevede sia hardware sia software modulari, così da poter essere adeguati tanto al tipo di applicazione montata quanto al livello di automazione desiderato. La grande particolarità del sistema è che, appunto, è in grado di apprendere a ''distanza'', anche quando la vettura non si trova su strada.
Un esempio sarà fornito proprio al CES: allo stand, la ZF alimenterà il veicolo con dati provenienti da sensori montati su un veicolo in circolazione in Germania, a Friedrichshafen. Saranno inviati in tempo reale. La scatola di comando ZF ProAI montata sul prototipo esposto a Las Vegas interpreterà questi dati e a sua volta invierà i comandi di guida corretti a sistema di propulsione, sterzo e freni. Al riguardo i tecnici dell'azienda chiariscono: ''Il veicolo - e in particolare ZF ProAI - interpreta i dati in tempo reale come se stesse percorrendo quel particolare tragitto. Le sue azioni, come sterzare, frenare e accelerare, avvengono esattamente a una distanza di 9.200 chilometri - come se l'autovettura sognasse di viaggiare in un altro continente.
Con l'importazione di questi dati, provenienti dai sensori, è possibile istruire gli algoritmi di IA. Il veicolo “impara” a interpretare il traffico senza essere in strada. I valori acquisiti con l'esperienza potranno poi essere trasferiti da veicolo a veicolo''. Nell'annunciare la presenza del prototipo alla kermesse statunitense dell'elettronica, Konstantin Sauer, amministratore delegato di ZF, ha voluto sottolineare come il futuro legato all'applicazione di queste tecnologie sia ormai prossimo: «In occasione di CES 2018, presenteremo soluzioni quasi pronte per la produzione in serie. Con la nostra “Vision Zero” - ha dichiarato -, ci siamo impegnati nello sviluppo della guida autonoma, in quanto a lungo termine ciò potrà contribuire a ridurre sensibilmente il numero di incidenti».
Tra le altre novità annunciate per il CES dalla ZF, da segnalare un volante innovativo, capace di interpretare i gesti del conducente e di fornirgli un feedback grazie a un display grafico con illuminazione adattiva e un servizio per il micropagamento Car eWallet che permette ai veicoli di pagare in modo automatico alcuni servizi, per esempio il parcheggio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero