Della Valle attacca di nuovo Marchionne: «Ferrari quotata per salvare il bidone Fiat»

Diego Della Valle, grande "nemico" di Sergio Marchionne
«Ferrari ha salvato quel bidone che è la Fiat». Così Diego della Valle, in merito all'uscita di Luca di Montezemolo dalla guida del Cavallino e il successivo annuncio di...

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«Ferrari ha salvato quel bidone che è la Fiat». Così Diego della Valle, in merito all'uscita di Luca di Montezemolo dalla guida del Cavallino e il successivo annuncio di quotazione del gruppo di Maranello. Secondo Della Valle, «è vergognoso» il modo in cui Montezemolo è stato mandato via e «il motivo è evidente».


L'uscita di Montezemolo «si poteva fare in modo più educato» sostiene Della Valle, convinto che l'operazione Ferrari «depaupera l'azienda». Adesso, scandisce, «quotano un pezzettino di Ferrari per ripianare i debiti di Fiat mentre il resto se lo prendono gli azionisti. È vergognoso». Infatti, quando Ferrari sarà «quotata, per cifre enormi, servirà - secondo Della Valle - a coprire il debito di Fca e magari anche a fare macchine». Inoltre, «assegnare le azioni di Ferrari in quel modo, se anche la procedura fosse lecita, e io andrei a controllare, eticamente non funziona».

«L'investimento in Rcs è stato tutto sbagliato da parte mia», sottolinea poi Valle, secondo azionista del gruppo editoriale. «Il mio pensiero era di poter portare la voce dell'impresa nel posto dei poteri forti, che erano quasi tutti mummificati e autoreferenziali», aggiunge l'imprenditore proprietario del gruppo Tod's. E ancora riferendosi sempre alla casa editrici che pubblica il Corriere: «Lì non sono riuscito quasi a toccare palla». «È un mondo che fortunatamente se ne sta andando», aggiunge ancora Della Valle sottolineando che «l'Italia non cambierà finché rimarranno questi rimasugli, queste scorie».

Della Valle dice poi di essere «sereno» dopo il tonfo oggi di Tod's a Piazza Affari, arrivato all'indomani della presentazione dei conti. «Siamo contenti di essere quotati, anche se a volte subiamo dei distinguo da parte dei mercati, come questa mattina. Ma per noi non cambia nulla», spiega il patron del gruppo. «Siamo un'azienda che guarda al lungo-medio periodo - aggiunge - non dobbiamo farci stressare dai risultati trimestrali. Siamo sereni».


«Auspico si vada a votare il prima possibile» perché «fare altri due anni così significa uccidere il paese», sottolinea quindi il patron di Tod's. «Mi auguro si termini il prima possibile la legge elettorale» e che «arrivi qualcuno che possa comandare per davvero» aggiunge Della Valle, che chiede anche di «poter decidere noi gli eletti».

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Il Messaggero