Concessionari, Federauto: a rischio delicati equilibri reti vendita già penalizzata da covid

Un dealer auto
MILANO - Anche l’ultimo trimestre dell’anno «si apre con un fortissimo ribasso per le vendite di veicoli nuovi, frenando la già lenta ripresa e...

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MILANO - Anche l’ultimo trimestre dell’anno «si apre con un fortissimo ribasso per le vendite di veicoli nuovi, frenando la già lenta ripresa e proseguendo nei deludenti e preoccupanti risultati degli ultimi tre mesi (luglio -19,4%, agosto -27,3% e settembre -32,7%), a causa delle strozzature nelle forniture di componentistica elettronica su scala planetaria che stanno mettendo in ginocchio le consegne». Così Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto, la federazione dei concessionari auto ha commentato i dati sulle vendite di ottobre in Italia (-35,7% a 101.015 unità), sottolineando che «la complessa situazione e la pressione globale sul settore rischiano di compromettere i già delicati equilibri delle reti di vendita che ancora non hanno interamente metabolizzato le pesanti ricadute negative causate dalla pandemia».

In questo contesto «avverso, una nota positiva è stato il rifinanziamento di 100 milioni del fondo automotive», anche se «ancora una volta l’esiguità dei fondi investiti e il meccanismo di retroattività della misura hanno determinato l’assorbimento veloce delle risorse, esaurite in un batter d’occhio, rendendo impossibile la copertura di tutte le richieste fino alla fine del 2021». Secondo il presidente, «c’è bisogno di garantire continuità e stabilità delle risorse impiegate, oltre a neutralizzare a livello europeo la dipendenza dai chip asiatici», motivo per cui l’auspicio è che «nella Legge di Bilancio trovi attuazione l’impegno del Governo per la definizione di un piano triennale volto ad accelerare la diffusione delle alimentazioni elettriche, senza tralasciare il contributo positivo dato dalle tecnologie all’avanguardia dei motori termici per l’abbattimento delle emissioni».

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Il Messaggero