Dakar 2024 nel segno di Audi, Peterhansel vince la tappa, Sainz senior a 62 anni al comando del rally raid

Con il successo di oggi, Stéphane Peterhansel ha vinto la sua 50esima tappa al volante di un'auto nel rally raid più duro al mondo, la seconda con la Audi elettrica ad autonomia estesa Rs Q e-tron
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AL DUWADIMI – Sulla Dakar 2024 tornano a brillare le stelle della specialità. Con il successo di oggi, Stéphane Peterhansel ha vinto la sua 50esima tappa al volante di un'auto nel rally raid più duro al mondo, la seconda con la Audi elettrica ad autonomia estesa Rs Q e-tron con la quale la casa dei Quattro Anelli punta a una storica affermazione con un veicolo ad alimentazione alternativa. Dopo 463 a cronometro, Monsieur Dakar (14 vittorie tra due e quattro ruote), ha preceduto di appena 29'' il connazionale Sébastien Loeb, che ha invece il record per numero di titoli iridati nel rally, in gara con l'Hunter della Prodrive della Bahrain Raid Xtreme.

L'americano Seth Quintero ha portato sul podio di giornata l'Hilux ufficiale della Toyota Gazoo Racing, anche se con un ritardo di 3'11''. Il vincitore delle ultime due edizioni e futuro compagno di squadra di Loeb con la Dacia Nasser Al-Attiyah, in gara con un Hunter, ha tagliato il traguardo con il quarto crono e a quasi 6 minuti e mezzo dal più veloce. Alle sue spalle i due piloti dell'Overdrive, sempre con il pick-up di Toyota, Yazeed Al Rajhi e Guerlain Chicherit seguiti dalle altre due Audi, nell'ordine di Mattias Ekström e Carlos Sainz.

Lo spagnolo è riuscito a contenere il ritardo a poco più di 17 minuti ed è quindi balzato in vetta alla classifica provvisoria, dalla quale ha scalzato l'outisder belga Guillaume de Mevius (Overdrive), oggi 18° a quasi 10 minuti da Sainz all'arrivo. Con il prototipo del costruttore tedesco, il quasi 62enne navigato dal connazionale Lucas Cruz guida la generale assoluta con 1'51'' di vantaggio su Al Rajhi e di 4'17'' su Loeb.

Poi, nell'ordine, Quintero a 7'36'', lo stesso de Mevius, comunque ancora ottimo quinto, a 7'44'', Ekström a 11'17'', Al-Attiyah a 12'16'' (il qatariota aveva infiammato le ore che avevano preceduto la partenza azzeccando la partenza “forte” delle Audi, ma anche un loro ritiro dopo soli tre giorni di gara), Lucas Moraes (Toyota Gazoo Racing) a 12'17'', Peterhansel a 13'16'' che ieri era 26°, e Chicherit a 14'47''. Per trovare il primo italiano basta scorrere la graduatoria fino alla ventesima piazza dove c'è Maurizio Gerini, navigatore di Laia Sanz (Astara). Eugenio Amos e Paolo Ceci (Overdrive) sono invece 28°.

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Il Messaggero