Dakar, scatto Toyota nella 2^ tappa: vince Al-Attiayh con 5 Hilux nella Top10. Sainz (Audi) resta al comando. Loeb perde 90'

La Toyota Hilux di Nasser Al-Attiayh trionfa nella seconda tappa della Dakar 2023
ALULA – Immediato riscatto di Toyota e del principe quattro volte vincitore della Dakar, inclusa l'ultima, quella del 2022. Al volante della variante da competizione del...

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ALULA – Immediato riscatto di Toyota e del principe quattro volte vincitore della Dakar, inclusa l'ultima, quella del 2022. Al volante della variante da competizione del pick-up Hilux, Nasser Al-Attiyah si è imposto nella seconda frazione riservata alle auto. La tappa potrebbe risultare decisiva nella corsa verso il titolo perché alcuni dei protagonisti, il “cannibale” Sèbastien Loeb con l'Hunter della Bahrain Raid Xtreme in particolare, hanno rimediato distacchi pesantissimi.

Il pilota del Qatar, già bronzo olimpico a Londra nel 2012 con il fucile nello skeet, ha centrato il 44esimo successo di tappa, il 18esimo con la Toyota, coprendo i 431 chilometri a cronometro in 5 ore e 26 secondi. Solo un altro pick-up nipponico, l'Hilux schierato dal team Overdrive, è riuscito a rimanergli alle costole (il distacco è stato di 14'') grazie all'abilità del pilota olandese Erik Van Loon navigato dal francese Sébastien Delaunay. Carlos Sainz, il vincitore di ieri con l'Audi Rs Q e-tron E2 elettrica ad autonomia estesa, si è mantenuto sul podio, seppur a 5:05'' da Al-Attiyah. Per Toyota è stata una grande giornata: con i team Gazoo e Overdrive ha piazzato altri tre equipaggi nella top 10 (Lionel Baud quinto, Giniel De Villiers sesto e Juan Cruz Yacopini nono, mentre Yazeed Al Rajhi è arrivato dodicesimo a oltre 31 minuti, scivolando dal terzo al sesto posto). Ottimo quarto il francese della Century Racing Mathieu Serradori, che ha chiuso a poco più di 6 minuti dal podio.

Con la Audi, monsieur Dakar, ossia Stéphane Peterhansel (ottavo assoluto a 36:08''), potrebbe aver già compromesso la propria corsa con il quindicesimo posto odierno, corredato però da 32:22' di ritardo. Al compagno di scuderia Mattias Ekström non è andata meglio perché è arrivato al traguardo a 37:43'' dal vincitore. Nella giornata decisamente infelice per gli Hunter della ProDrive (quattro macchine nella Top 10 nella frazione inaugurale) impiegati da tre diverse squadre, Orlando Terranova (Brx) ha chiuso con 1.08:33'' di ritardo (36°), davanti a Loeb (1:26.38''). Nella generale, Sainz resta al comando con la sua Audi elettrica: Al-Attiyah gli ha però rosicchiato parecchio e ora lo insegue a soli 2:12''. Sul podio virtuale si è issato Serradori, che accusa già quasi 25 minuti dalla vetta. Loeb è passato dal secondo al 31esimo posto, a quasi un'ora e 22 minuti dallo spagnolo.

Nella gara riservata ai truck, aperta anche agli altri costruttori dall'assenza dei russi della Kamaz, è praticamente “saltata” una delle teste di serie: primo ieri, l'equipaggio ceco con l'Iveco Powerstar guidato da Martin Macik (Mm Technology) ha accumulato un fortissimo ritardo nella seconda tappa. Il più veloce della tappa odierna è stato l'olandese Janus Van Kasteren (Iveco), poi colpito da una penalità di un quarto d'ora. Il ritardo del secondo, uno dei favoriti, cioè il ceco Ales Loprais, che al traguardo era di 13:10'', è alla fine bastato per aggiudicarsi la frazione. Nella generale Loprais ha assunto la testa della gara davanti allo stesso Van Kasteren, che ha comunque guadagnato tre posizioni ed è secondo a 12:17''. Il podio virtuale è completato da un altro ceco, Jaroslav Valtr (Tatra), che ha distacco dall'olandese vicino ai 4 minuti. Macik viaggia invece a quasi un'ora 15 dalla vetta.

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Il Messaggero