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AL DUWADIMI – Ancora Honda e ancora José Ignagio Cornejo Florimo, che ha vinto la prima tappa dopo il riposo, la terza di quest'anno. E la sfida per la testa della Dakar 2024 riservata alle moto si infiamma perché tra il battistrada, l'americano Ricky Brabec (Honda), e il suo più immediato inseguitore, Ross Branch (Hero), del Botswana, c'è appena un secondo. Malgrado le distanze – 483 chilometri a cronometro e 390 di trasferimenti - i distacchi, oggi, sono stati abbastanza contenuti, almeno fra i primissimi.
Il cileno si è imposto con poco più di mezzo minuto su Kevin Benavides (Ktm), il vincitore dell'edizione 2023, e con 3'12'' sul fratello Luciano (Husqvarna).
Nella generale, se la contesa per il primo posto è una questione di secondi, per il restante posto sul podio la situazione è più fluida. Cornejo Florimo si è issato in terza posizione a poco meno di 7 minuti dai battistrada, scavalcando Adrien Van Beveren (Honda), che ha perso una piazza, quarto, a 8'10'' dal podio. I fratelli Benavides sono quinto (Kevin, a 24'39'' dalla vetta) e ottavo (Luciano, a oltre 19 minuti dal familiare).
La Dakar dei quad rischia di riservare ancora qualche sorpresa. Per effetto della pesante penalità inflitta a Manuel Andujar, Alexandre Giroud ha vinto un'atra tappa guadagnando quasi 14 minuti sull'argentino, il cui tempo totale è gravato 18 minuti aggiuntivi totali (15 oggi), uno in più rispetto alle sanzioni comminate al francese. Il brasiliano Marcelo Medeiros, grande protagonista dello scorcio iniziale della corsa, ha dovuto ritirarsi dopo un incidente: le sue condizioni, riferiscono le agenzie, non sono gravi, ma non sono abbastanza buone da consentirgli di andare avanti (era terzo assoluto ed è anche il suo terzo abbandono forzato). Nella generale Andujar ha adesso appena 6'20'' di margine da “amministrare” sul francese.
Domani la carovana della Dakar si sposta verso nord (e un po' anche a ovest) per raggiungere Hail: i chilometri contro il tempo saranno 458, quelli di trasferimento 220. Entro giovedì sarà praticamente tutto deciso, perché l'ultima tappa, la dodicesima, l'anello di venerdì attorno a Yanbu, sul mar Rosso, dovrebbe rappresentare poco più di una passerella: il condizionale resta d'obbligo perché i chilometri da percorrere quel giorno saranno comunque 338, di cui 175 di speciali.
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