PARIGI – La Dakar celebra la 40° edizione, la decima in Sudamerica, tornando in Perù. Gli organizzatori hanno anticipato il tracciato del 2018, che partirà...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Da quando ha lasciato l'Africa, è la seconda volta che la durissima prova si snoda da nord verso sud e già nel 2013 la Dakar era partita dalla capitale peruviana, Lima. Per il terzo anno consecutivo il Cile è escluso dal tracciato. Cordoba, la “capitale” argentina del Rally, viene toccata per la prima volta dal raid che ha in Stéphane Peterhansel il suo protagonista assoluto. Il francese ha finora vinto 13 volte, 6 in moto e 7 in auto (4 in Sudamerica), comprese le due ultime edizioni con Peugeot.
In occasione della presentazione dell'edizione 2018, il direttore della Dakar, Etienne Lavigne, ha voluto ricordare la popolazione peruviana vittima delle recenti violentissime alluvioni. I partecipanti al rally dovranno cimentarsi con le dune di sabbia del deserto costiero dell'Ica e, anche se per loro sarà magari meno spettacolare che per gli appassionati, potranno “apprezzare” il lago Titicaca sia dal versante peruviano sia dal versante boliviano.
Come nell'edizione di quest'anno, La Paz, la capitale più alta al mondo (4.000 metri di quota), ospiterà la giornata di riposo (lo scorso gennaio, a dire la verità, complice il maltempo, erano state due), prima che i piloti affrontino l'Altiplano boliviano alla volta dell'Argentina per arrivare fino a Cordoba. La città ospita il Rally d'Argentina, che a fine aprile si corre per la 37° volta e che vale come quinta tappa del WRC. Per i dettagli su tappe e i chilometraggi ci sarà da pazientare, come sempre.
Il Messaggero