Dakar 2016, ancora un ribaltone in casa Peugeot: Peterhansel domina e torna in testa

Seconda parte della massacrante tappa marathon sulle dune di sabbia di Fiambala dove si registrano temperature vicine ai 50° all'ombra
BUENOS AIRES - Quest'anno non c’è verso che la Dakar possa rispettare le tabelle di marcia previste dagli organizzatori. Anche la tappa di oggi, la decima,...

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BUENOS AIRES - Quest'anno non c’è verso che la Dakar possa rispettare le tabelle di marcia previste dagli organizzatori. Anche la tappa di oggi, la decima, è partita infatti in ritardo a causa delle condizioni della prima parte del percorso. Un forte temporale ha colpito l'area nella serata di ieri e questo ha fatto esondare un torrente, che è diventato impraticabile. Orario di partenza molto ritardato dunque, perché la direzione di gara ha voluto prima valutare l'evolversi della situazione. Si sono allungati molto quindi i tempi di una speciale che già di per era lunga abbastanza, visto che oggi era previsto un ordine di partenza che ha mischiato tutti i mezzi della carovana in base all'ordine d'arrivo della tappa di ieri.


Alla fine però, anche mischiando tutto, arriva per prima sempre una Peugeot 2008 DKR, che stanno dominando questa edizione, anche se con vari protagonisti che si succedono. Questa volta è stata quella di Stéphane Peterhansel che ha letteralmente dominato la tappa più difficile della Dakar edizione 2016. E con la vittoria si è ripreso la testa della classifca generale delle auto anche a causa del grandi difficoltà avute dall’ex leader Carlos Sainz.
Lo spagnolo ha prima forato accumulando un primo ritardo da Stephane Peterhansel. Niente rispetto al problema che lo ha fermato al 213esimo km per la rottura della traversa che collega il motore al cambio e che ha costretto
la vettura dell'equipaggio spagnolo ad attendere un camion dell'assistenza per essere trainata al bivacco assistenza. Dopo averla ispezionata, i tecnici hanno constatato che, oltre alla rottura della traversa, altri importanti danni collaterali non permettono all'equipaggio di continuare la Dakar 2016. Lo spagnolo esce dunque di scena da una corsa nella quale è stato un grande protagonista, ma anche il “matador” ha dovuto subire la maledizione che da qualche giorno colpisce gli equipaggi della Peugeot che si issano in testa alla classifica assoluta. Alle spalle del francese, Cyril Despres è arrivato secondo a quasi 6 minuti.

Nasser Al-Attiyah oggi si è appoggiato su un lato della Mini All4 Racing rovesciandosi su un gradino: il principe del Qatar, però, non è certo il tipo ad arrendersi e, sebbene, abbia avuto dei danni al tetto e all’impianto di raffreddamento ha proseguito cercando di limitare i danni. Nasser ha concluso a 52 minuti dalla Peugeot al comando, ma è pur sempre secondo assoluto ad un’ora da Peterhansel. L’arabo tiene Giniel De Villiers con la Toyota Hilux a 12 minuti e il compagno di squadra, Mikko Hirvonen, a 23 minuti, rispettivamente al terzo e quarto posto.

Per quanto riguarda le moto Stefan Svitko è stato finora la rivelazione della Dakar 2016 e sembra davvero intenzionato a continuare a sognare fino alla fine. Nella decima tappa, quella che conduceva a La Rioja e che valeva come seconda parte della Marathon, il pilota slovacco ha centrato la sua prima vittoria di speciale nella classica dei rally raid e in questo modo ha ridotto il gap che lo separa dall'altra KTM di Toby Price. Con il tratto cronometrato accorciato a soli 244 chilmetri a causa dell'esondazione di un torrente, e che oggi prevedeva la partenza mischiata di tutti mezzi in base alla classifica di ieri, Svitko ha preceduto di 2'54" la Honda dell'argentino Kevin Benavides, mentre l'australiano si è dovuto accontentare del terzo tempo, staccato di 5'47". Dopo cinque vittorie di tappa Price però poteva anche concedersi una giornata di riposo e lo dimostra il fatto che comunque ha mantenuto 23'12" sul diretto inseguitore nella classifica generale.


Dopo l'incubo di ieri, che sembrava aver segnato il suo ritiro, Paulo Goncalves oggi è tornato regolarmente in gara ed ha avuto modo di consolidare la sua terza posizione. Nella nona tappa il portoghese aveva rotto il radiatore, ma fortunatamente per lui il traguardo è stato anticipato al CP2 a causa del caldo torrido.
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Il Messaggero