STOCCARDA – Nel bilancio di Daimler ci sono solo segni più. Uno, quello sull'importo del dividendo, è destinato a soddisfare in modo particolare gli...
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Nel 2017 il gruppo – che include la divisione Cars, Vans, Truks e Buses di Mercedes, smart e Amg - ha raggiunto i 3,3 milioni di veicoli commercializzati. La crescita complessiva è stata del 9%. Le vendite auto hanno raggiunto i 2,4 milioni (+8%) con un significativo +28% in Cina (quasi 600 mila unità). Quelle dei camion sono lievitate del 13% (471 mila, 40% nell'area Nafta), ma il 2016 era stato tutt'altro che un anno positivo. Quelle dei veicoli commerciali sono aumentate del 12% (401 mila) e tra pochi giorni la Stella presenterà il nuovo Sprinter. Daimler ha ha anche consegnato 28.700 bus (+9).
Il fatturato globale, compresi i servizi finanziaria e quelli alla mobilità (car2go sarebbe destinata fondersi con DriveNow, la controllata di Bmw, che ha appena acquisito da Sixt il 50% delle quote), è cresciuto di 11 miliardi (+7%) raggiungendo i 164,3. Significativo anche l'aumento dell'Ebit, passato da 12,9 a 14,7%. L'utile è schizzato a 10,9 miliardi (+24%). E per Dieter Zetsche, numero uno di Daimler, anche il 2018 si prospetta buono con una crescita stimata di vendite, volumi ed Ebit.
E se gli azionisti gongolano, i lavoratori del gruppo – ai quali andrà il “solito” interessante bonus – possono guardare con una certa serenità al futuro. Il numero degli occupati è cresciuto nel corso del 2017 del 2% superando quota 289 mila. Si tratta di 7.000 addetti in più, “appena” duemila dei quali assunti in Germania. La quasi totalità dei tirocinanti si è assicurata un posto in Daimler: 1.197 su 1.278. E per assicurare una vecchiaia serena al personale, il colosso di Stoccarda ha dirottato al fondo pensione 3 miliardi di euro. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero