Dacia Duster, 4 ruote motrici come un fuoristrada. Grande capacità di trazione anche sui percorsi più impegnativi

La nuova Dacia Duster
ATENE - Sebbene il focus di mercato sia destinato ad alimentare il mondo degli Sport Utility Vehicle, Dacia Duster offre risposte certe ai cultori dell’off-road....

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ATENE - Sebbene il focus di mercato sia destinato ad alimentare il mondo degli Sport Utility Vehicle, Dacia Duster offre risposte certe ai cultori dell’off-road. L’edizione 4x4 vanta una “consistenza” degna di quei pochi fuoristrada rimasti a listino. Uno schema frutto dell’esperienza passata, che si consolida nel segno della continuità. Si può scegliere tra le modalità a due ruote motrici, quella Auto che gestisce la trazione in funzione di eventuali perdite di aderenza, e quella Lock, che “blocca” in modo permanente la trasmissione di coppia tra i due assi; garantendo così un flusso fisso di Nm tra avantreno e retrotreno.

 

Il passaggio di coppia verso l’asse posteriore avviene grazie ad un sistema di frizioni a bagno d’olio. Il differenziale posteriore è di tipo libero. Protagonista assoluta della formazione 4x4 messa in campo da Duster è ovviamente l’elettronica, a cui il Suv Dacia si affida per la gestione “puntuale” dei Nm. Gli angoli di attacco e d’uscita sono rispettivamente pari a 30° e 33 ° (34° sulla versione a due ruote motrici), quello di dosso è invece di 21°. Mentre l’altezza da terra è di 210 mm. Numeri utili per affrontare un off-road anche aggressivo.

Originale nel modus operandi l’hill discent control disponibile su Duster. Premesso che le 4x4 hanno solo il cambio manuale a disposizione, si attiva in discesa una volta messo la marcia in folle. La velocità massima è di 13 km/h e può essere regolata adoperando su freno e acceleratore. Una volta terminato il pendio, si inserisce nuovamente le prima e si riparte. La scelta di optare per la folle, deriva dal fatto che questa soluzione gravi meno sull’elettronica e renda il lavoro più semplice per chi siede al posto di guida.

Sempre in tema fuoristradista, il sistema di telecamere che circonda la vettura. Certamente molto utile quando si tratta di affrontare un parcheggio, potendo intuire con certezza matematica i reali ingombri della vettura, ma in questo caso funzionale anche alla guida in off-road. Perché consente di vedere dove sono posizionate le ruote anteriori, in modo tale da evitare ostacoli particolarmente ostici. Oppure, quando ci si trova in cima ad una salita, in procinto di affrontare una discesa, si può attivare la camera anteriore per capire quale sia la strada giusta da seguire.


Una soluzione impensabile per una Duster che, seppur fedele al low cost, mostra una serie di contenuti che di modesto hanno decisamente poco. Tante piccole new entry che danno valore al prodotto Dacia, amplificando il vantaggio derivato dal rapporto qualità/prezzo. E che sulla versione a quattro ruote motrici si arricchisce (ovviamente) di uno schema di sospensioni posteriori a ruote indipendenti.
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Il Messaggero