BRUXELLES - «Gli obiettivi per le emissioni di CO2 proposti da alcuni eurodeputati sono semplicemente irraggiungibili» e devono essere «adattati» alla...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo un nuovo studio diffuso da Acea, sono circa 100.000 i punti di ricarica per veicoli elettrici attualmente presenti nell’Ue, concentrati «per il 76% in soli quattro paesi (Paesi Bassi, Germania, Francia e il Regno Unito)». Seguendo la linea della Commissione Ue - sostengono i costruttori europei - ne sarebbero necessari almeno 2 milioni entro il 2025, mentre la proposta del Parlamento ne prevede 8,4 milioni nei prossimi 12 anni.
«Gli eurodeputati devono essere consapevoli che senza l’azione radicale degli Stati membri, questo semplicemente non accadrà», ha detto il segretario generale Acea, Erik Jonnaert. «Le future riduzioni di CO2 dipendono dalle maggiori vendite di veicoli elettrici, e le maggiori vendite di veicoli elettrici dipendono da una fitta rete di infrastrutture di ricarica. La legislazione sulla CO2 deve quindi creare il collegamento tra questi due elementi», conclude Jonnaert. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero