MILANO - Le misure finalizzate a prevenire la diffusione del contagio di coronavirus hanno fermato la catena di approvvigionamento (supply chain) per l’industria globale...
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L’attuale chiusura di due settimane degli impianti nella provincia di Hubei costerà, secondo l’agenzia di rating, il 2-4% della produzione totale annuale della regione, che rappresenta circa il 9% del totale della produzione cinese di auto. E se le chiusure dovessero estendersi al di fuori della regione ne potrebbe essere colpita fino alla metà della produzione cinese di auto e componenti. Volkswagen, ricorda S&P Global, è il produttore più esposto verso la Cina, dove opera con 23 impianti che rappresentano circa il 40% della produzione del gruppo. Mentre tra i produttori di componenti Bosch, con i suoi 14 miliardi di ricavi in Cina, rischia di essere il più colpito. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero