Coronavirus, accordo Fca-sindacati su cassa integrazione per fronteggiare l'emergenza

La fabbrica Fca di Pomigliano
TORINO - Fca e sindacati hanno firmato l’accordo quadro per l’utilizzo della cassa integrazione varata dal governo per fronteggiare la emergenza Covid-19....

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TORINO - Fca e sindacati hanno firmato l’accordo quadro per l’utilizzo della cassa integrazione varata dal governo per fronteggiare la emergenza Covid-19. L’intesa è stata firmata da tutte le sigle, Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri. In Fca - spiegano i sindacati - è necessario per assicurare alle lavoratrici e ai lavoratori in sospensione o in regime ridotto, sia per garantire i cambiamenti alla organizzazione del lavoro necessari alla applicazione delle misure sanitarie, sia per fronteggiare i cali di mercato la cassa integrazione con la causale ‘emergenza Covid-19’.


 Il ricorso non è escluso nemmeno negli enti di staff, coinvolti dalla situazione straordinaria. Nelle prossime ore presso le unità produttive saranno svolte le procedure di consultazione sindacale nei modi previsti dal Decreto governativo, mentre nelle unità che restano aperte si procederà con la applicazione di tutte le possibili misure sanitarie richieste dal Protocollo fra Governo e parti sociali con un confronto continuo fra Direzioni aziendali e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. «Le organizzazioni sindacali - si legge nella nota unitaria - restano impegnate a cercare di garantire il diritto alla salute e il diritto al lavoro, due diritti fondamentali che oggi più che mai vanno salvaguardati durante un’emergenza che si sta rivelando un dramma sanitario. I risvolti economici senza precedenti non sono ad oggi prevedibili, per questo siamo impegnati oltre che al contenimento del diffondersi del virus, anche nell’impedire che i lavoratori subiscano conseguenze occupazionali e salariali. Per queste ragioni in questi giorni abbiamo chiesto e ottenuto la cassa »speciale« ma sono necessari ulteriori e efficaci interventi da parte dello Stato e delle autorità europee per sostenere lo sforzo dei lavoratori». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero