Concessionarie e officine aperte anche nelle zone rosse. Anfia: “Sicurezza garantita”

Un dealer auto
ROMA - Concessionarie, officine di autoveicoli, rivenditori di parti e accessori restano aperti anche nelle cosiddette "zone rosse", al momento Calabria, Lombardia,...

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ROMA - Concessionarie, officine di autoveicoli, rivenditori di parti e accessori restano aperti anche nelle cosiddette "zone rosse", al momento Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. L'apertura al pubblico - spiega l'Anfia - è ovviamente soggetta al rispetto delle disposizioni relative all'autocertificazione dei movimenti e all'applicazione del protocollo di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Molte realtà commerciali e industriali della filiera auto l'avevano anticipato già nelle prime settimane del lockdown di marzo-aprile, con specifici protocolli aziendali tuttora in vigore.

"In una fase così difficile per il Paese, la filiera automotive italiana non può che sposare pienamente l'appello a rispettare tutte le misure di sicurezza in vigore - afferma Gianmarco Giorda, direttore dell'Anfia - a tutela di lavoratori, fornitori e clienti. Proseguire le attività in sicurezza è importante per evitare un nuovo tracollo del mercato, che provocherebbe conseguenze devastanti per il settore". Giorda ricorda i contraccolpi del precedente lockdown nazionale, con la chiusura dei concessionari dal 12 marzo al 3 maggio, con il quasi azzeramento delle vendite di auto (-85,4% a marzo e -97,5% ad aprile, con un ribasso del 51% nel bimestre, rispetto a marzo-aprile 2019) e crolli molto pesanti anche nei comparti dei veicoli commerciali e industriali. "Ora che la domanda di auto, da agosto è in recupero grazie alla spinta degli incentivi - il consuntivo dei primi 10 mesi del 2020 è comunque a -30,9% e per fine anno è prevista una contrazione complessiva del 25% rispetto al 2019 - un ulteriore arresto sarebbe impensabile", sottolinea Giorda.

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Il Messaggero