Cnh, arriva il camion elettrico a idrogeno targato Iveco. I primi test già l'anno prossimo

Due camion Iveco e Nikola che costruiranno insieme il camion elettrico a idrogeno
TORINO - Arriva Nikola Tre, il primo camion elettrico a idrogeno in Europa. È targato Iveco, Fpt Industrial e Nikola, start up americana all'avanguardia nel settore...

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TORINO - Arriva Nikola Tre, il primo camion elettrico a idrogeno in Europa. È targato Iveco, Fpt Industrial e Nikola, start up americana all'avanguardia nel settore della mobilità pesante elettrica e a idrogeno ed è il primo frutto dell'alleanza annunciata da Cnh Industrial nel Capital Markets Day del 3 settembre. Il camion è stato presentato alle stampa internazionale, ai fornitori e ai grandi clienti, in un incontro alle Ogr di Torino da Hubertus Mühlhäuser, ceo di Cnh è da Mark Russell, presidente di Nikola Motors.


La joint venture tra Cnh Industrial e Nikola punta a portare sui mercati veicoli commerciali pesanti a zero emissioni e rivoluzionare così il settore con un nuovo modello di business. Nikola Tre è basato sulla piattaforma del nuovo veicolo commerciale pesante Iveco S-Way, che integra la tecnologia proprietaria di Nikola, così come i suoi sistemi di controllo e d'infotainment. «Sarà un vero cambiamento nell’industria dei camion. La joint-venture con Nikola è la conferma della competenza tecnica di entrambi i partner, che si tradurrà in benefici ambientali tangibili per chi si occupa di trasporti a lungo raggio in Europa - spiega Mühlhäuser- Un matrimonio straordinario, che ci ha permesso di ridurre i costi di mezzo miliardo e i tempi di quattro anni. Ci serviva un partner in grafo di produrre, di avere linee di assemblaggio. Di solito ci vuole tempo per raggiungere questi accordi, qui abbiamo fatto davvero in fretta, solo tre mesi. Figuriamoci cosa possiamo fare in tre anni. Questo non è un concept ma una proposta a un passo dalla produzione. La prima fase di test inizierà nel 2020 e le due versioni saranno disponibili tra 2021 e 2022, prima di quanto si pensasse, e saranno destinate sia all’Europa sia agli Usa», afferma Russel. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero