Clio Moschino, un tocco “glamour” per la compatta di Renault

La nuova Renault Clio in versione Moschino
MILANO - Matrimonio franco italiano tra auto e moda. La filiale nazionale di Renault ha “sposato” il marchio Moschino per rinominare una macchina che è sempre...

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MILANO - Matrimonio franco italiano tra auto e moda. La filiale nazionale di Renault ha “sposato” il marchio Moschino per rinominare una macchina che è sempre giovane e continua a sedurre gli automobilisti del Belpaese: la Clio. L’intera gamma della compatta transalpina, dal 2013 la macchina straniera più venduta lungo lo Stivale, è stata ribattezzata Moschino. E fin dall’entry level disporrà di una serie di personalizzazioni sviluppate da Jeremy Scott, il designer dell’atelier della Aeffe, la Spa fondata dalla stilista Alberta Ferretti, anche con la collaborazione della casa madre francese.


Non solo: prima nel segmento, la Renault Clio Moschino monterà di serie la Parking Camera, una tecnologia particolarmente utile in città. Esteticamente, la gamma nazionale disporrà di elementi un black&gold, i colori della casa di moda, per i retrovisori esterni, per le modanature laterali, per i profili degli aeratori interni oltre che dei badge Moschino sulla fiancata e sul volante. Le personalizzazioni per i cerchi sono a richiesta, anche se sulla Intens Moschino sono standard.

Con l’aggiornamento della famiglia Clio, che a pochi mesi dalla presentazione della quinta generazione (in programma a Ginevra tra il 7 ed il 17 marzo prossimi) ha superato l’11% di quota e vale il 40% dei volumi italiani di Renault, debutta anche un nuovo motore che costituisce la variante d’accesso. Si tratta del tre cilindri turbo benzina da 0.9 litri che manda in pensione l’aspirato da 1.2. Il Tce da 75 cavalli e 120 Nm di coppia è accreditato di consumi pari a 5 l/100 km ed è guidabile anche dai neopatentati. È un’unità che va bene per la città (ha anche lo Stop & Start) e dalla ripresa non fulminea che costituisce un buon compromesso tra prestazioni e percorrenza con un prezzo che parte da 14.400 euro (per la Sporter, cioè la familiare, servono 800 euro in più).


Gli allestimenti della Clio non cambiano e diventano “solo” Life Moschino, Zen Moschino e, appunto, Intens Moschino, il top di gamma. La sola variante che non prende il nome della casa di moda è quella Business, destinata alle flotte. Le altre unità sono il benzina Tce 90, disponibile anche a doppia alimentazione (benzina e gol), ed i diesel Dci da 75 e 90 cavalli, quest’ultimo disponibile anche con la trasmissione automatica Edc (22.000 euro). Il cambio di serie è quello manuale a cinque rapporti. Il matrimonio con le passerelle potrebbe contribuire a far aumentare il gradimento del modello anche presso il pubblico femminile. L’operazione, fanno sapere da Renault Italia, è stata apprezzata anche in Francia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero