Citroen, la vera energia è la tanta creatività. Dalla tradizione del brand sono nate la piccola Ami ed il concept Oli

C5 Hybrid
Da quando l’industria dell’auto s’è avviata sulla strada della transizione energetica è tutto un susseguirsi di novità improntate...

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Da quando l’industria dell’auto s’è avviata sulla strada della transizione energetica è tutto un susseguirsi di novità improntate all’innovazione. E una casa come Citroën, che dell’innovazione ha fatto sin dalle origini la sua ragion d’essere, non poteva che conquistarsi un ruolo di primo piano in questo scenario fatto di ricerca, sviluppo e… coraggio. Le più recenti novità ne sono prova inconfutabile. In alcuni casi rappresentano addirittura punti di riferimento per l’intero gruppo Stellantis. L’esempio più evidente è ciò che sta avvenendo sul versante della mobilità urbana, territorio di conquista per veicoli di piccole dimensioni, pratici, funzionali e, naturalmente, a emissioni zero. È in questo campo che Citroën ha aperto la strada all’innovazione più ardita con il lancio dell’AMI, veicolo ultracompatto a 2 posti omologato come quadriciclo (quindi guidabile a 14 anni) che nel 2022 ha tagliato il traguardo dei 10.000 ordini dal lancio in Italia e si è guadagnato la leadership nel mercato dei quadricicli elettrici con una quota del 55% (3.614 immatricolazioni).



Numeri record raggiunti anche grazie ai numerosi progetti che hanno coinvolto l’innovativo veicolo: dal mondo Educational all’apertura delle Maison Citroën, fino al progetto Electric Mobility per lo Sport, mirato a sponsorizzare 20 società sportive in Italia, per avvicinare giovani atleti di varie discipline alla mobilità sostenibile. Se non bastasse, la gamma è stata allargata con l’arrivo dell’AMI Buggy, serie limitata dedicata a chi non si accontenta di praticità e leggerezza tipiche delle citycar e vuole… darsi arie da fuoristradista.
Ma il motivo d’orgoglio maggiore per il marchio francese è probabilmente un altro, e riguarda il ruolo di apripista all’interno di Stellantis: sulla base dell’AMI è nata infatti una variante con marchio Opel, denominata Rocks-e, per la quale è stata inventata la sigla SUM (Sustainable Urban Mobility). A questa farà seguito a breve la Fiat Topolino, erede designata della mitica utilitaria italiana prodotta tra gli anni ‘30 e ‘50 del secolo scorso. Presto per conoscere il prezzo, ma è molto probabile che non si discosterà troppo da quello della sorellina francese (poco più di 8.000 euro) con la quale dovrebbe condividere le dimensioni (lunghezza attorno ai 2,4 metri, larghezza 1,4), i due posti e la meccanica, costituita dal motore elettrico da 6 kW/8 cv alimentato da una batteria con capacità di 5,5 kWh. Quanto basta per garantire un’autonomia di circa 70 km e una velocità massima limitata a 45 km/h.


Fin qui le scelte ispirate da Citroën per la mobilità urbana. Ma la Casa francese ha in serbo altri programmi, mirati a segnare una svolta in un territorio diverso, quello dei Suv di piccole dimensioni (segmento B). È in questo contesto che è nato OLI, definito dalla Casa «concept di auto elettrica democratica, che non dovrà costare più di 25.000 euro». L’obiettivo dichiarato è arrivare a produrre un’auto capace di raggiungere i 110 km/h, per affrontare anche tangenziali e strade a scorrimento veloce. Tutto ciò con una batteria da “soli” 40 kWh (per limitare il peso), offrendo spazio sufficiente per 4, comfort e sicurezza degni di una vera auto (non un quadriciclo come l’Ami). Nei piani ci sono anche il contenimento del tempo di ricarica (23 minuti dal 20% all’80%) e la possibilità di sostituire facilmente i pezzi, identici e riciclabili.

Fin qui i piani a media e lunga scadenza. Intanto Citroën ha aggiornato la gamma attuale con una novità importante: è fresca di lancio, infatti, la nuova C5 Aircross, erede del modello nato nel 2018, che adotta tradizionali motori benzina e diesel, ma anche un ibrido plug-in, ovvero con parte elettrica ricaricabile alla spina. 


La parte termica è affidata a un 4 cilindri 1.6 turbo benzina affiancato da un motore elettrico all’interno del cambio automatico (a 8 marce), per una potenza complessiva di 225 cv/360 Nm. L’autonomia in elettrico è di 55 km, con velocità massima limitata a 135 km/h; meno di 2 ore il tempo di ricarica dichiarato per passare da 0 al 100%, utilizzando un caricatore da 7,4 kW (optional). Nonostante le forme da Suv, la C5 Aircross non ha la trazione integrale; in compenso offre spazio, comfort e versatilità impareggiabili, grazie agli ammortizzatori a smorzamento progressivo e ai tre sedili posteriori singoli e scorrevoli. Una volta al volante, poi, si possono scegliere tre diverse modalità di guida (Electric, Hybrid e Sport) e ci si può sentire più che protetti da adeguati sistemi di assistenza, fino al livello di guida autonoma di livello 2. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero