PARIGI - Addio al WRC, ma non al rally. Dal 2003 in poi, Citroën è rimasta esclusa dal podio dei costruttori solo nel 2013 (sesta): altrimenti solo successi e secondi...
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“Secondo la strategia definita da Carlos Tavares, presidente del Direttorio di PSA Peugeot Citroën, il marchio concentrerà il suo coinvolgimento sportivo su un unico programma di respiro mondiale”, conferma una nota del costruttore. La scelta è caduta sul Campionato del Mondo FIA Rally, circuito nel quale debutterà nel 2017, mentre nel 2016 difenderà gli allori iridati piloti e costruttori conquistati nel WTCC con le due Citroën C-Elysée WTCC ufficiali affidate a José María López e Yvan Muller.
La numero uno del brand, Linda Jackson, ha fatto sapere che Citroën è interessata al rally “sta appassionando sempre più, grazie alla diffusione delle riprese televisive in diretta e all’avvento della Cina nel calendario 2016”. Il costruttore francese ha anticipato che le novità arriveranno nel 2017 quando l'impegno “sarà caratterizzato dal debutto di una nuova generazione di auto, molto interessanti”, ha sintetizzato la top manager. Le auto saranno “più grandi, più potenti, più impressionanti, con vistose appendici aerodinamiche”. Il 2016 sarà un anno dedicato allo sviluppo.
“Apprezziamo la libertà accordata per rendere le auto più spettacolari, ma anche la possibilità di riutilizzare le migliorie apportate al motore della Citroën C-Elysée WTCC”, ha spiegato Yves Matton, direttore di Citroën Racing. Lo stesso Maton ha anche precisato che l'addio al WRC non sarà totale perché la marca sarà impegnata nell'organizzazione del FIA Junior WRC e nel programma WRC2 destinato a Quentin Gilbert, vincitore quest'anno. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero