PECHINO - In Cina la domanda di Suv ha raggiunto nel 2013 i tre milioni di unità, crescendo del 50% in un anno. Perciò tutti i costruttori europei avventuratisi alla scoperta...
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Innovazione e tradizione. Si chiama C-XR, la novità Citroen, ed è caratterizzata da un design di grande appeal, che esalta i contenuti innovativi senza tradire i valori storici della marca francese, tradizionalmente concentrati sull’originalità, il comfort, l’efficienza. Di sicuro effetto i gruppi ottici a LED con effetto tridimensionale, le barre portatutto sul tetto, i tubi di scarico cromati. Se non fosse per certe vistose decorazioni in rosso, adatte esclusivamente ad una showcar, la C-XR avrebbe le carte in regola per debuttare subito come prodotto di serie.
Un futuro già delineato. Al momento il discorso è prematuro, ma in Casa Citroen non si fa mistero del fatto che la C-XR Concept prefiguri un possibile suv compatto della famiglia C progettato e realizzato appositamente per la Cina. La produzione potrebbe essere avviata nel 2015 negli stabilimenti Dongfeng Motor Group di Wuhan, dove già vengono costruite la Citroen C-Elysée e la Peugeot 2008, sfruttando il pianale comune PF1 del Gruppo PSA. Tutta da verificare la possibilità che il piccolo Suv derivato dal concept C-XR arrivi anche in Europa, dove Citroen punta forte sulla neonata Cactus e sulla C4 Aircross.
Misure compatte, buona abitabilità. Lunga 4,26 metri, la Citroen C-XR è appena più piccola di una Opel Mokka (4,28 metri) e si colloca a metà strada tra la Nissan Juke (4,14 metri) e la sorella maggiore Qashqai (4,38). Con quest’ultima il concept francese condivide però la misura del passo (2,65 metri), a garanzia di una abitabilità presumibilmente imbattibile per una vettura delle sue dimensioni. Altro punto di merito è il rapporto tra larghezza e altezza (1,79x1,56), che assicura un apprezzabile equilibrio delle proporzioni, valorizzando una silhouette capace di trasmettere una immagine di eleganza, robustezza e sportività. Un’armonia non facile da trovare su un veicolo che resta comunque alto da terra, come si conviene ad uno sport utility che si rispetti.
Tecnologia e motorizzazione. Il concept C-XR, in verità, è uno di quei Suv light, non dotati di ruotoni enormi (bastano i cerchi da 17”), né della trazione integrale, ma della sola trazione anteriore, integrata dalla tecnologia Grip Control, che migliora l’aderenza su fondi difficili. In tal modo si risparmia sui costi e sul peso, assicurando comunque, anche grazie a specifici pneumatici All Seasons, una motricità elevata su qualsiasi terreno. Il gruppo motopropulsore è costituito da un turbo benzina THP 1.6 litri da 160 cv con Stop&Start, abbinato ad un cambio automatico di ultima generazione. La Casa non precisa, per ora, con quante marce, ma afferma che “queste scelte coniugano comfort e piacere di guida mantenendo bassi i consumi”.
Comfort degno della tradizione. Nessuno, naturalmente, ha potuto saggiare su strada il concept esposto al Salone di Pechino. Tuttavia appare evidente che la proposta Citroen per un futuro Suv urbano è in perfetta sintonia con la storia e la cultura del marchio. Il discorso riguarda in particolare la ricerca sul comfort, punto di forza della Casa francese, che in questo caso riesce a trasmettere una immediata sensazione di sicurezza e benessere. Assetto rialzato e posizione di guida alta sono i primi indicatori di un “comfort visivo” che dovrebbe regalare serenità a chi si mette al volante. I tecnici francesi tengono a ricordare, tra l’altro, che “C-XR sfrutta tutto il know-how Citroen anche in materia di comportamento stradale, ovvero di collegamento al suolo e comfort di marcia”. Ciò vuol dire che al conducente dovrebbe essere trasmessa una rassicurante sensazione di controllo al volante. Il discorso sul comfort riguarda, naturalmente, anche i passeggeri, ai quali è dedicato il grande tetto panoramico in vetro che riempie l’abitacolo di luce. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero