Circus apre a messaggi radio tra box e pilota: alcuni beep e tante verità, da Alonso a Raikkonen è gara social

Kimi Raikkonen
ROMA - Da Fernando Alonso a Kimi Raikkonen, team radio in libertà in nome della nuova era della Formula 1 a stelle e strisce. Dal Gran Premio d’Australia Liberty...

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ROMA - Da Fernando Alonso a Kimi Raikkonen, team radio in libertà in nome della nuova era della Formula 1 a stelle e strisce. Dal Gran Premio d’Australia Liberty Media ha cominciato a diffondere i messaggi via etere più divertenti dei piloti della Formula 1 dalle libere fino al Gran Premio. Subito protagonisti a parole e non solo un ferrarista di ieri e uno di oggi, ma che il campione del mondo Lewis Hamilton e il vincitore del primo Gp della stagione a Melbourne, Sebastian Vettel. A destare maggiormente l’attenzione di social e web è la frase via radio di un concitato Raikkonen al 23/o giro. Il pilota finlandese della Ferrari aveva effettuato il suo pit-stop già da quattro giri, quando il suo nuovo ingegnere di pista Carlo Santi gli ha chiesto di aumentare un pò il ritmo: «Abbiamo bisogno di un pò più di velocità Kimi, Seb sta girando in 28"5, mentre tu sei sul 28"7».


La risposta di Raikkonen è stata immediata: «Ma lui si è fermato o no?». Dopo la risposta negativa di Santi, Raikkonen replica: «Mi avete detto poco fa che siamo in una situazione tranquilla, non **** in questo modo!». Pensava di essere tranquillo anche Hamilton quando invece via radio si rende conto che Vettel gli è passato davanti sfruttando la virtual safety car: «Cos’è successo ragazzi? - si interroga il campione della Mercedes - Cos’è successo, è stato un mio errore, avrei dovuto girare più veloce?». Risposta dai box: «Negativo. Pensavamo di essere al sicuro ma c’è stato ovviamente qualcosa che è andato storto». Esilarante Alonso che già ad inizio gara spiazza il suo box parlando con il suo ingegnere di pista: «Ok, alza un pò la voce perché sarà una gara lunga e stai già perdendo le forze». Un pò sorpreso l’ingegnere risponde così allo spagnolo: «Amico, sono qui a correre con te, le forze sono ancora alte, andiamo!». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero