CIR, poker di Scandola (Skoda Fabia R5) nel Rally Adriatico. Ford si avvicina Peugeot

Umberto Scandola ed il navigatore Guido D’amore sulla Skoda Fabia R5, della Scuderia Car Racing Ssd
SENIGALLIA – Umberto Scandola cala il poker e vince per la quarta volta di fila il Rally Adriatico aggiudicandosi gara 1 e gara 2 del Campionato Italiano, che in luglio...

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SENIGALLIA – Umberto Scandola cala il poker e vince per la quarta volta di fila il Rally Adriatico aggiudicandosi gara 1 e gara 2 del Campionato Italiano, che in luglio proseguirà con la quinta tappa, a San Marino. Nella prima prova sulla terra del CIR, la Skoda Fabia R5 ufficiale ha prevalso nettamente sulla Peugeot T16 di Paolo Andreucci. Grazie al successo marchigiano, Scandola e Guido D'Amore hanno rosicchiato diversi punti al campione in carica ed alla sua navigatrice, Anna Andreussi, balzando al secondo posto della generale. Nella manovra “a tenaglia”, Ford ha invece avvicinato Peugeot nella classifica costruttori.


Il successo di Scandola non è mai stato in discussione. Al volante della propria Skoda si è imposto nelle prime quattro delle sei cronometrate di gara 1: Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (su una Ford a benzina) hanno vinto la quinta e Denis Colombini e Flavio Zanella (Skoda Fabia R5) l'ultima, senza riuscire ad insidiare Scandola. Andreucci è riuscito ad acciuffare in extremis il podio, grazie ad una gomma stallonata che ha penalizzato Basso alla partenza della PS6, “Città di Cingoli”.

La “rivelazione” del fine settimana è stata rappresentata da Simone Campedelli che ha “ereditato” da Giandomenico Basso la Ford Fiest R5 a GPL grazie alla quale ha guadagnato un secondo posto importante in gara 1 con un distacco di appena 11,3 secondi. In gara 2, l'equipaggio della BRC (il navigatore di Campedelli è il bresciano Danilo Frappani) ha vinto anche due speciali, la Avinale 1 e la Panicale 3. Ma Scandola ha aggiunto altre tre successi parziali, inclusa l'ultima speciale (Avenale 3), mentre Colombini è riuscito ad aggiudicarsi la quarta frazione.

Andreucci ha confermato di non trovarsi a proprio agio nel Rally Adriatico e sicuramente il fatto di dover partire davanti e spazzare le traiettorie per gli avversari non lo ha aiutato. In gara 2 è scivolato giù dal podio, piazzandosi quinto a 40 secondi da Scandola. Sul podio Colombini (secondo) e Campedelli (terzo). Basso è finito quarto. Nella graduatoria finale assoluta, dietro a Scandola si sono piazzati Campedelli, Colombini, Basso e Andreucci. Dopo la tappa marchigiana, Andreucci è salito a 53,5 punti e Scandola lo ha avvicinato (45). Basso si è portato a 39,75. Fra i costruttori, Ford (55,25) ha compiuto un gran balzo in avanti ed accusa meno di due punti di ritardo da Peugeot (57).

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Il Messaggero