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Un investimento da un miliardo di euro per dare vita, nella ‘Motor Valley”, a un polo produttivo e di ricerca dedicato alla creazione di auto sportive di alta gamma “full electric” e “plug-in” destinate a intrecciare il design Made in Italy e la sostenibilità. A mettere sul piatto l’ingente somma, stringendo in un abbraccio Oriente e Occidente, sono il gruppo cinese Faw, il più grande produttore di auto del Paese asiatico, e l’americana Silk Ev che oggi hanno confermato il progetto già annunciato negli scorsi mesi firmando di una joint venture per la progettazione, l’ingegnerizzazione e la produzione delle nuove vetture.
Queste saranno ideate e sviluppate - sotto la guida del designer Walter De Silva - in Emilia-Romagna dove Silk Ev ha la sua sede centrale, mentre la produzione su larga scala avverrà sia in terra emiliana che a Changchun, dove ha sede il quartier generale di Faw. La sigla della joint venture è stata al centro di un incontro istituzionale -tenuto in video collegamento - cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il presidente di Faw, Xu Liuping, e il presidente di Silk EV, Jonathan Krane. La nuova linea di vetture si legherà, in Cina, al brand Hongqi, mentre in Italia e nel resto del mondo il nome del marchio è ancora in via di definizione.
Sul territorio emiliano-romagnolo, inoltre i due colossi internazionali realizzerannp oltre all’impianto dedicato alla produzione anche un centro di innovazione su ricerca e sviluppo in diversi campi.
L’Emilia-Romagna sarà una casa a lungo termine e il processo di ricerca del personale è già avviato». Inoltre, ha proseguito il numero uno di Silk Ev «in Emilia-Romagna ci sarà un sito dedicato a ricerca e sviluppo, un innovation center sui big data, digitale e intelligenza artificiale». «Sul luogo dove sorgerà lo stabilimento di produzione delle nuove vetture - ha osservato Bonaccini - sui territori abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Abbiamo distretti che raccontano la storia e il futuro dell’auto. Il luogo lo decideremo molto presto: vogliamo i tempi più rapidi possibili e da domani saremo al lavoro per individuare la soluzione migliore.
Siamo orgogliosi e onorati che sia stata scelta l’Emilia-Romagna per un investimento da un miliardo che porterà nuovi posti di lavoro in un momento in cui la pandemia porta recessione. Ma da queste parti - ha stigmatizzato - siamo abituati a lamentarci poco e a rimboccarci le maniche». E se Bonaccini guardando ai veicoli che nasceranno in regione, un connubio tra lusso e sostenibilità, evidenzia come l’Emilia-Romagna si ponga «una volta di più come un modello globale di sviluppo e di cooperazione internazionale fra le menti migliori», chi dovrà forgiarle, quelle vetture, il designer Walter De Silva, fissa come benchmark e punto di riferimento Ferrari e Porsche, Lamborghini.
«Sono entusiasta di dare vita al design della Serie ‘S’ - argomenta - siamo nella fase finale della realizzazione della ‘S9’, i cui elementi fondanti sono rappresentati dalla bellezza e dall’eleganza. Grazie a questa joint venture, l’Italia e la Cina si pongono all’avanguardia dell’innovazione dell’industria dell’auto, stabilendo un nuovo modello culturale capace di creare un connubio tra l’essenza del design e la tecnologia».
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