Che succede a Ricciardo? E' vera crisi? Scopriamo perché l'australiano sta faticando con la McLaren

Nella foto, Daniel Ricciardo
Daniel Ricciardo aveva deciso di sposare la McLaren ancora prima che partisse la stagione 2020, mentre era in Renault. Non aveva voluto lasciarsi scappare l'occasione...

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Daniel Ricciardo aveva deciso di sposare la McLaren ancora prima che partisse la stagione 2020, mentre era in Renault. Non aveva voluto lasciarsi scappare l'occasione presentatasi con il passaggio di Carlos Sainz, pilota McLaren, in Ferrari. Aveva così corso per il team francese da separato in casa, combattendo proprio contro la sua futura squadra. Dopo i primi tre Gran Premi però, Ricciardo sembra soffrire e i risultati, rispetto al suo compagno di squadra Lando Norris, non rispecchiano il talento del ragazzo cresciuto dalla Red Bull fin da quando correva nelle serie minori. Certo, è ancora presto per parlare di delusione e già da domani, con le prove libere del GP di Spagna, le cose potrebbero cambiare.

Ma è fuor di dubbio che fino ad ora Ricciardo ha faticato. Non lo ha aiutato il giorno e mezzo di test pre campionato, troppo poco e per questo anche Sainz non ha ancora trovato il feeling con la Ferrari, quindi servirà un po' di tempo: "Tutte le squadre hanno svolto tantissimi test a Barcellona, sappiamo più o meno cosa aspettarci sin dall'inizio. Conoscendo così bene il circuito, e visto l'alto livello di grip, dovrei poter essere aggressivo alla guida senza troppe altre variabili di cui preoccuparmi", ha affermato fiducioso Ricciardo.

In Portogallo, Ricciardo ha toccato uno dei punti più bassi fallendo l'ingresso in Q2 nel corso della qualifica. E sulla sua McLaren non si erano verificati inconvenienti tali da giustificare il 16esimo posto in griglia di partenza. "Giornata frustrante", aveva ammesso Ricciardo che non ha cercato scuse, ma è stato molto duro con se stesso. "In gara sono riuscito a fare quello che mi ero prefissato, con alcuni sorpassi e togliendomi di dosso un po' di rabbia dalla qualifica. Alcune fasi della corsa sono state davvero positive, altre un po' meno, ma credo siano servite ad evidenziare ciò di cui ho bisogno dalla macchina.

Sento che alcuni aspetti mi impediscono di fare quello che voglio al volante, ma penso si possa trovare una soluzione lavorando sull'assetto, e non per forza con degli aggiornamenti". Come migliorare dunque? "C'è un momento in ingresso curva dove la vettura è al limite, molto sensibile. Probabilmente dipende dal set-up delle sospensioni, o da qualcosa di simile. Non vogliamo allontanarci troppo dall'assetto usato da Lando, che è chiaramente al top e sta guidando bene", ha concluso Ricciardo.

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Il Messaggero