Casco Azzurro al via. Scudieri: «Nei piani corse per auto e motonautica e un museo intitolato a Nicola Romeo»

Paolo Scudieri, Presidente del Casco Azzurro e titolare del colosso della componentistica Adler e numero 1 dell’Anfia
NAPOLI - Nel giro di tre anni, tra il 2022 e il 2025, Napoli potrebbe ospitare gare di livello mondiale riservate ad automobilismo e motonautica. Nei piani anche...

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NAPOLI - Nel giro di tre anni, tra il 2022 e il 2025, Napoli potrebbe ospitare gare di livello mondiale riservate ad automobilismo e motonautica. Nei piani anche l’apertura di un museo dell’auto storica intitolato a Nicola Romeo e altre iniziative come l’organizzazione di track days in pista e il sostegno a qualsiasi iniziativa che possa portare alla realizzazione di un autodromo in Campania.

Di questi progetti ambiziosi si è parlato, la mattina del primo febbraio, nella sede di Eccellenze Campane, dove si è costituita l’associazione Casco Azzurro, sodalizio formato in gran parte da vecchie glorie della pista, delle cronoscalate e dei rally, che dopo un paio d’anni di attività informale, fondata sulla passione e sul volontariato, si è dato ora una struttura, con tanto di ufficio di presidenza, consiglio direttivo, soci fondatori, probiviri e soci onorari. Obiettivo dichiarato è la promozione e il sostegno all’attività sportiva in una città di grandi tradizioni automobilistiche (per chi non lo sapesse, tra il 1934 e il 1962 Napoli ha ospitato 19 edizioni di un gran premio).

Presidente del Casco Azzurro è Paolo Scudieri, titolare del colosso della componentistica Adler e numero 1 dell’Anfia, il quale da tempo gareggia nel Challenge Ferrari e affianca l’Alfa Romeo come sponsor della squadra di Formula 1. Con lui, nel ruolo di vicepresidenti, Cosimo Turizio ed Enzo Rivellini, e con loro una quarantina di entusiasti sostenitori tra i quali spicca il nome di Antonio Maglione, vecchia gloria della Formula Junior e della Formula 3 negli anni 60, arrivato a un passo dalla Formula 1. A Maglione è stata conferita l’associazione onoraria, assieme ad altri nomi illustri come quelli di Giancarlo Bruno (volto noto della Formula 1 e storico ingegnere di pista di Gabriele Tarquini), Corrado Ferlaino (presidente del Napoli dei due scudetti e campione italiano GT nel 1962, su Ferrari GTO) e Ciro Nappi (il fondatore della Scuderia Vesuvio).

Nel corso della cerimonia d’insediamento il presidente Scudieri ha presentato il simbolo del Casco Azzurro e, soprattutto, ha rivelato i primi passi già compiuti per candidare Napoli come sede di grandi eventi motoristici. Al momento non ci sono certezze, ma è forte la convinzione di riuscire a portare nella città che fu sede del Gran Premio di Posillipo competizioni di levatura mondiale, concentrando l’impegno sull’emergente settore della mobilità elettrica. “Tra auto e motonautica conto di realizzare qualcosa d’importante” dice Scudieri, ma per ora non fatemi dire di più”.

Al di là del fronte sportivo, è stata avviata anche una complessa operazione mirata a valorizzare le origini storiche del marchio Alfa Romeo. L’ambizione è creare un vero e proprio museo dell’auto storica intitolato a Nicola Romeo, napoletano di Sant’Antimo. Nei piani ci sarebbe anche la disponibilità a collaborare della Scuderia del Portello.

 

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Il Messaggero