Carburanti, cresce la spesa alla pompa, nel primo trimestre per benzina e gasolio +12,9%

Un rifornimento di benzina
ROMA - Nel primo trimestre dell’anno la spesa alla pompa degli automobilisti italiani cresce, a fronte di un calo dei consumi dello 0,9%, del 12,9% rispetto allo stesso...

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ROMA - Nel primo trimestre dell’anno la spesa alla pompa degli automobilisti italiani cresce, a fronte di un calo dei consumi dello 0,9%, del 12,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare la spesa complessiva è stata di 12,9 miliardi costituiti per 8,1 miliardi da imposte e per 4,8 miliardi dalla componente industriale, cioè dalla quota che va all’industria petrolifera ed alla distribuzione. È quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi Promotor sui dati ufficiali del Ministero dello Sviluppo Economico da cui si desume che nel solo mese di marzo gli italiani hanno speso per l’acquisto di benzina e gasolio auto 4,7 miliardi di euro. Rispetto allo stesso mese del 2016 vi è un incremento del 14,4%, corrispondente ad una maggiore spesa di 591 milioni.


Questa crescita deriva in piccola parte da una modesta crescita dei consumi (+1,3%) e per il resto da prezzi medi ponderati alla pompa decisamente più alti di quelli di marzo 2016 e, per l’esattezza, da rincari della benzina dell’11,08% e del gasolio del 13,85%. Secondo Gian Primo Quagliano - presidente del Centro Studi Promotor - la crescita della spesa per l’acquisto di carburanti (che in mancanza di variazioni significative nella dinamica dei prezzi potrebbe determinare nell’intero anno una maggior spesa alla pompa dell’ordine di 6 miliardi), non ha fin qui inciso sulla propensione all’acquisto di autovetture e con ogni probabilità non inciderà neppure nei prossimi mesi. Il mercato italiano dell’ auto, dopo crescite del 16% in ciascuno negli ultimi due anni, nel primo trimestre del 2017 ha fatto registrare un incremento dell’11,9% che - secondo Quagliano - con ogni probabilità si manterrà nei prossimi mesi, portando le autovetture a fine 2017 oltre la soglia di 2 milioni di immatricolazioni.
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Il Messaggero