Carburanti, allarme di Assopetroli: il 64,5% del prezzo della benzina sono tasse

Il distributore di benzina: prezzi in calo, ma tante tasse
ROMA - A dicembre il consumatore italiano ha pagato la benzina 25,7 centesimi di euro/litro in più rispetto alla media Europea, con un aggravio di 23,5 centesimi di euro/litro...

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ROMA - A dicembre il consumatore italiano ha pagato la benzina 25,7 centesimi di euro/litro in più rispetto alla media Europea, con un aggravio di 23,5 centesimi di euro/litro per il gasolio. Lo afferma Assopetroli-Assoenergia, che in collaborazione di Figisc Anisa Confcommercio prosegue il monitoraggio su accise e Iva sottolineando che «il 64,45% del prezzo del consumo della benzina verde sono tasse».


Il particolare per l'aumento del prezzo della benzina 24,6 centesimi di euro sono dovuti alle maggiori imposte (accise e Iva) e solo 1,1 centesimi di euro ad un maggiore prezzo industriale. Mentre per il gasolio l'aumento relativo ad Accise e Iva è di 23,7 centesimi di euro mentre il prezzo industriale è inferiore di 0,2 centesimi di euro al litro. «Sulla base della legislazione vigente - affermano Assopetroli-Assoenergia - nel solo 2015 dovrebbero essere eliminati dal peso fiscale che grava sulla benzina e sul gasolio 75 milioni di euro ma ne saranno aggiunti 671,1 per un aggravio sul costo dei carburanti di 596,1 milioni di euro».


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Il Messaggero